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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Bruno Giordano, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport soffermandosi sui gol decisivi di Victor Osimhen e il momento degli azzurri.
"Osimhen? Parliamo del calciatore più importante del campionato italiano, probabilmente, anzi sicuramente, il più forte. Decisivo come sa esserlo nessuno e sempre proiettato oltre. È cambiato e si vede a occhio nudo. E questo è uno dei grandi meriti che vanno riconosciuti a Spalletti e al suo staff. L’hanno migliorato tecnicamente e pure caratterialmente, gli sono stati addolciti gli spigoli e la personalità. Ora è dentro la partita ed è nella squadra, non gioca per sé ma per gli altri, torna, va a cucire la manovra, la finalizza con la fame di chi vuole vincere. Ha una media terrificante, rileggendo i minuti che ha giocato e le gare che ha saltato. Ha capito quale sia il suo ruolo, quali siano le responsabilità da caricarsi sulle spalle: le ha prese e le ha tenute tutte per sé. Non ha paura, trasmette positività e un’allegria che alleggerisce la pressione. E poi sa sempre dove stare: ora quel tap in all’Arechi sarà sembrato semplice, ma è lui che rende facile le cose anche problematiche. La palla schizza sul palo, ti arriva addosso a velocità rilevante: lui si stacca dall’uomo, si tiene lo spazio e lo occupa e poi doma la traiettoria. Ho controllato: segna ogni 96'. Mancano diciannove partite, le giocasse tutte potrebbero sfiorare o anche toccare quota trenta. Ma credo che a lui questo interessi sino a un certo punto: lui vuole lo scudetto. Lui e il Napoli lo vogliono. E mi sembra sia giusto che lo vincano".
"Il Napoli sta per riscrivere la Storia, senza se e senza ma. Sta dominando dalla prima giornata, sta demolendo qualsiasi speranza: siamo andati alla sosta con qualcuno che ne immaginava prima o poi un crollo; siamo tornati e le distanze si sono dilatate. Le altre inciampano e Spalletti ha provveduto ad allungare. Io non so se possa esserci una crisi, può darsi anche di sì, ma fatico a notare cenni di cedimento. Anche a Salerno, gestione della partita, dopo averla messa in sicurezza".
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