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A fine gara, quando gli ha concesso la passerella, Conte si è complimentato con Gilmour, chiamato ad una prova importante a San Siro. I numeri sono dalla parte dello scozzese, che in tre uscite ha acuto un progressivo miglioramento che non è sfuggito al suo attento allenatore leccese. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Gilmour, anni 23, non ha avuto paura. Si è sentito al sicuro accanto alla squadra e ha affrontato la partita con personalità e qualità. Pulito nel possesso palla, prudente nelle preventive, generoso nelle rincorse. È lui a recuperare il pallone da cui nasce il gol di Lukaku. Non si è risparmiato come i numeri del giorno dopo hanno raccontato: ha percorso in totale 12.668 km, secondo solo al compagno di nazionale e amico McTominay (13.024), lo stakanovista del Napoli. Ha toccato 61 palloni, ha completato 49 passaggi (con il 92% di precisione) di cui 14 offensiva. Meglio di lui ha fatto solo Anguissa (18). In pratica, l’ex Brighton non si è mai limitato al compitino, ha alimentato la manovra con filtranti precisi e idee limpide. Si è sistemato accanto al camerunense e si è proposto di continuo correndo per tutto il campo tra soccorsi e recuperi (3), per impostare o difendere, seguendo l’azione o scortando la difesa. Conte dalla panchina ne seguiva il movimento e indicava quello successivo. Per la puntualità negli interventi e la capacità di legare il gioco, Gilmour sembrava un veterano del Napoli. Eppure era arrivato solo a fine mercato".
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