Gattuso, sfogo con la squadra dopo Verona: azzurri mortificati e in silenzio

L'edizione odierna de Il Mattino racconta lo sfogo di Rino Gattuso alla squadra dopo la sconfitta a Verona.

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Gattuso, lo sfogo con la squadra dopo la sconfitta di Verona

Nulla è perduto, tutti gli obiettivi restano a portata di mano e comunque, rispetto a un anno fa, con una gara in meno, sono ben dieci i punti in più in classifica. La squadra resta in religioso silenzio quando torna nello spogliatoio. In molti sono a pezzi, anche sotto l'aspetto fisico. Gli azzurri giocano ogni tre giorni da inizio anno, il Verona solo la domenica. Attendono l'arrivo di Gattuso, sa che il tecnico sarà una furia. Ma dura poco però lo sfogo di Rino, perché si gira attorno e vede lo sconforto sul volto dei suoi ragazzi. Non si può e non si deve infierire. Questo è un gruppo vero, che può anche perdere, e male, come ha fatto col Verona. Ma dove nessuno si sognerebbe di ripetere un ammutinamento come a novembre dello scorso anno. Tutti per uno e uno per tutti. Anche in giornate nefaste come quella del Bentegodi. Nessuno riesce a interrompere Gattuso che ha un certo punto deve fermarsi, proprio perché capisce che i suoi sono mortificati per quello che hanno fatto, per una prestazione da incubo. Non è il momento di scuoterli, non c'è bisogno di alzare la voce. Neppure per un attimo sfiorata l'idea di un ritiro anticipato. Non c'è nulla da espiare.

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