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Repubblica – Gattuso in scena al San Paolo: Napoli pronto al riscatto

Alessandro Silvano Davidde

Il Napoli (non più di Ancelotti, ma di Gattuso) torna al San Paolo a distanza di appena tre giorni, ma dalla goleada contro il Genk di mercoledì scorso sembra essere trascorsa una eternità. L’edizione odierna della Repubblica di Napoli...

Il Napoli (non più di Ancelotti, ma di Gattuso) torna al San Paolo a distanza di appena tre giorni, ma dalla goleada contro il Genk di mercoledì scorso sembra essere trascorsa una eternità. L'edizione odierna della Repubblica di Napoli ha evidenziato alcuni aspetti della gara.

Oggi va in scena Gattuso

Sulla panchina azzurra non ci sarà infatti Carlo Ancelotti. Protagonista suo malgrado di uno degli esoneri più beffardi della storia del calcio: immediatamente dopo un exploit con cui aveva regalato al suo club 13 milioni di euro e un posto di prestigio tra le migliori sedici squadre d’Europa.

Gli spettatori potrebbero alla fine essere 30 mila: grazie al risveglio della prevendita delle ultime ore. Ma toccherà al Napoli fare la prossima mossa. Ora. dimostrando di essersi liberato con l’esonero di Ancelotti degli equivoci di natura tattica e soprattutto dalla paura, concause dell’astinenza da vittorie in campionato che dura addirittura dal 19 ottobre.

A Gattuso è stato chiesto il miracolo di cambiare volto al Napoli in tre giorni, che a Castel Volturno sono stati sfruttati dal nuovo tecnico per una full immersion conclusa con il ritiro. Allenamenti più lunghi e duri, sedute tattiche approfondite, lezioni davanti al videotape. Ma gli azzurri hanno chiesto e ottenuto soprattutto di tornare al 4- 3- 3. Il modulo chiesto anche ad Ancelotti.

Nessun alibi

Dirà il campo se si trattava di un alibi o di una esigenza reale del gruppo, disattesa dal precedente allenatore. La sfida con il Parma darà delle indicazioni solo parziali, in questo senso, visto che le motivazioni di Insigne e dei suoi compagni saranno molto più forti rispetto a quelle degli ultimi mesi. Adesso infatti i tifosi si aspettano una reazione di orgoglio da parte dei calciatori, dopo l’avvicendamento sulla panchina.