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Gattuso, un aspetto lo ha inquietato con la Real Sociedad: “Noi dobbiamo sempre annusare il pericolo”

Domenico D'Ausilio

L’edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sul tecnico del Napoli, Rino Gattuso. Un anno e dentro varie storie di calcio, tra cui la sua. Perché da un dicembre all’altro, dovendo scegliere, Gattuso ha preferito...

L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sul tecnico del Napoli, Rino Gattuso. Un anno e dentro varie storie di calcio, tra cui la sua. Perché da un dicembre all’altro, dovendo scegliere, Gattuso ha preferito rivoluzionarsi, così da non annoiarsi neanche un po’. La questione non è esclusivamente racchiusa nel tridente. In fin dei conti, volendo, in presenza di altro (4-2-3-1) la differenza si ridurrebbe tutto semplicemente ad un esercizio di stile ed alla ricerca dell’equilibrio che un centrocampista aggiunto tra le linee, dovrebbe garantire nel momento in cui il gioco lo fanno gli altri.

Gattuso alla squadra: "Noi dobbiamo sempre annusare il pericolo"

Per passare dal desiderio di avvicinarsi esteticamente a Sarri alla versione 3.0 del Trap (che qualcosa ha vinto, converrà ricordarlo), Gattuso ha avuto bisogno di un’altra partita da «dentro o fuori». Quella con la Real Sociedad con due risultati a disposizione, che al Napoli non fanno mai bene: "Noi dobbiamo sempre annusare il pericolo". Lui ha tentato di esorcizzarlo, pur con una formazione osé, però con un atteggiamento riservato, rimanendo soprattutto a presidio della propria trequarti. Finendo per ritrovarsi poi invece a ridosso dell’area, soprattutto nel finale, con l’accerchiamento che l’ha inquietato. Sei conclusioni degli spagnoli (a otto), il clamoroso errore di Portu nella fase iniziale ed una sofferenza percepibile per lunghi tratti e la consapevolezza che ci sia ancora del lavoro da impiantare, per riuscire a trovare, semmai, un compromesso nelle due fasi, affinché il Napoli sappia esclusivamente di Gattuso.