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rassegna

Collovati: “Errori del Napoli in difesa? Gattuso ha le sue responsabilità. Vi svelo da chi ripartire”

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli sta portando avanti una stagione molto complicata sotto tutti i punti di vista. Infatti oltre ai risultati deludenti si sono aggiunti numerosi infortuni e soprattutto numerosi voci sulla panchina di Gattuso.  Ciò ha scaturito una...

Sara Ghezzi

Il Napoli sta portando avanti una stagione molto complicata sotto tutti i punti di vista. Infatti oltre ai risultati deludenti si sono aggiunti numerosi infortuni e soprattutto numerosi voci sulla panchina di Gattuso.  Ciò ha scaturito una rottura tra il tecnico e il presidente, riversatosi poi sulla squadra. Ma nelle ultime settimane sembra essersi rasserenata la situazione in casa azzurra con De Laurentiis che si è riavvicinato alla squadra e al suo allenatore. Questa ritrovata serenità potrebbe rivelarsi utile in vista dei prossimi difficili impegni liberando così la testa dei giocatori protagonisti di diversi errori in questa stagione. Il Napoli di Gattuso già domenica contro il Milan dovranno dare continuità ai risultati con il recupero degli infortunati. Della situazione in casa Napoli ne ha parlato Fulvio Collovati campione del mondo dell'82' intervenuto ai microfoni di 1 Radio Station nel corso della trasmissione 'Il Sogno Nel Cuore'.

"Gattuso ha delle responsabilità sugli errori del Napoli in difesa"

 (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Di seguito le sue parole:

"Difesa del Napoli? Non penso sia un problema di singoli, non si può dire che Koulibaly, Maksimovic o Rrahmani siano scarsi. Nel calcio moderno non si difende più a livello individuale, ma di reparto. Ai miei tempi, invece, si marcava a uomo e si andava sempre uno contro uno tra difensore ed attaccante. Oggi si prendono gol perché si marca a zona, guardano la palla e non l’avversario. Ovvio che nel contesto attuale gli allenatori hanno grandi responsabilità se gli ingranaggi difensivi non funzionano, dunque Gattuso non è scevro da responsabilità. Rino, però, ha l’attenuante delle tantissime assenze per infortuni e Covid".

Sui sondaggi di De Laurentiis

"Sondaggi di De Laurentiis?È stato sempre così, il calcio funziona così da sempre. Se un presidente non è soddisfatto deve sentirsi libero di guardarsi attorno".

Sul silenzio stampa del Napoli

"Quello che manca al Napoli è la comunicazione. Io l’avrei gestita in maniera diversa, perché il silenzio stampa non fa altro che alimentare voci, illazioni, fake news ed anche qualche verità. Bisogna comunicare con la stampa per fare chiarezza nel mare di notizie che circolano".

Su un possibile ridimensionamento

"Ridimensionamento Napoli? Credo che tutto il calcio sarà costretto a ridimensionarsi in termini economici, perché sono pochissime le società con i conti in regola, mentre tante sono quelle che fanno plusvalenze fittizie. È giusto che il calcio si dia una regolata".

Sui giocatori da cui ripartire

"Chi terrei in caso di rifondazione? Su tutti, Koulibaly, Mertens ed Insigne che sono i pilastri di questa squadra dentro e fuori il campo. Terrei anche Fabian, ma se dovesse arrivare un’offerta spagnola da 40-50 milioni di euro lo venderei".

Sulla sfida Milan-Napoli

" Milan-Napoli? Non c’è una favorita perché i rossoneri hanno tante defezioni, mentre gli azzurri stanno iniziando ora a recuperare uomini e, nella migliore delle ipotesi, riusciranno ad avere Lozano a disposizione. Mi aspetto una partita bloccata, d’attesa, fra due squadre che si rispettano. Senza pubblico, purtroppo, manca pathos e, nel caso specifico del Napoli, anche un po’ di cazzimma".

Sulla Juventus

"Comunque credo che anche la Juventus dovrà ridimensionarsi dopo l’ennesima eliminazione in Champions League. Credo che se arrivasse un’offerta importante per Dybala, lo venderebbero andrebbe venduto".

Sulla vittoria di un mondiale

"Mondiale 1982? Per chi gioca a calcio ci sono vittorie straordinarie, come la Champions o lo Scudetto. Ma la gioia che ti dà vincere una coppa del mondo è unica ed irripetibile. Ci sono tantissimi calciatori che hanno vinto più Champions ma non hanno mai vinto un mondiale: una gioia che capita a pochissimi".