E’ finita 2-2, con il terrore che Theo Hernandez e Calabria hanno spruzzato sullo stadio, con i rimpianti che Kvaratskhelia proprio all’ultimo secondo ha avvertito nella carne (...) E quindi, il 4-3-3 sta lì, come un mantra, una garanzia certificata dallo scudetto, dalla vocazione d’un Napoli ch’è stato costruito per stare dentro al tridente; ma, intanto, germoglia l’opzione 2, che potrà addobbare - ed è successo - egualmente i vari momenti, lasciando scivolare Zielinski in avanti".
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