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rassegna

Agente Gaich: “Adolfo ha vissuto emozioni molto forti a Napoli nello stadio di Maradona. Diventerà un grande attaccante”

Sara Ghezzi

Il Benevento ha trovato un nuovo eroe. Si tratta di Adolfo Gaich attaccante argentino classe 99′ che ieri contro la Juventus ha siglato il gol vittoria per i giallorossi. Il ragazzo è arrivato in Italia con tante speranze per una carriera...

Il Benevento ha trovato un nuovo eroe. Si tratta di Adolfo Gaich attaccante argentino classe 99' che ieri contro la Juventus ha siglato il gol vittoria per i giallorossi. Il ragazzo è arrivato in Italia con tante speranze per una carriera che sembra destinata a grandi cose, nonostante la deludente esperienza in Russia. El Tanque come lo chiamano in patria è entrato da subito nei cuori dei tifosi beneventani. Infatti il ragazzo ha scelto il numero 7 dopo aver ascoltato la storia di Carmelo Imbriani bandiera giallorossa. Il suo agente Pablo Caro ha concesso un'intervista al sito Minutidirecupero.it parlando di quello che è a tutti gli effetti l'uomo di questa giornata di campionato.

Adolfo Gaich, parla l'agente

Di seguito le sue parole:

“Lo hai già sentito? L’ho sentito sia ieri che stamattina e innanzitutto è ovviamente molto contento di aver scritto questa piccola pagina di storia. Diciamo poi che al di là di ciò che riguarda il calcio, in questo momento è molto felice innanzitutto sul piano personale”.

Sul gol contro la Juventus

“E’ vero, il gol è stato propiziato da un errore tecnico e attico dell’avversario, ma lui ha avuto il merito di restare molto attento e ben posizionato considerando la possibilità da parte di Arthur di commettere un errore, e solo così ha potuto approfittarne. Adolfo ha le sue qualità, che sono innate, ma certo, anche Inzaghi sta facendo un gran lavoro su di lui”.

Su un possibile nuovo inizio dopo l'esperienza russa

“Ma io credo che quello che gli è accaduto in Russia sia parte del percorso attraverso cui deve passare e forgiarsi un calciatore. Anche lì stava bene, ed era contento di esser stato acquistato da un club di prima fascia che vince titoli e che compete ad alti livelli.  Per il resto, come ho detto, sono tappe che ci stanno. Si è presentata poi la possibilità di andare al Benevento e l’abbiamo, e oggi sta facendo bene, è contento e ragiona di partita in partita, guardando solo avanti”.

Sulle altre italiane interessate al ragazzo

“Ma ora non ci interessa. Quello che non è stato non è più attuale. Oggi siamo a Benevento e ci stiamo vivendo questa esperienza. Ci godiamo il momento e non voglio alimentare questi retroscena”.

Sulla sua esperienza in Italia

“Davvero benissimo, ha trovato uno spogliatoio molto accogliente che gli ricorda il modo con cui si vive il calcio in Argentina, d’altronde con gli italiani abbiamo molte cose in comune. I compagni lo fanno sentire a suo agio si è visto anche nell’esultanza di ieri, in cui lo hanno ricoperto di affetto. Inoltre, in città c’è un’aria fantastica, la gente lo tratta benissimo e tutto il Benevento, dai dirigenti allo staff, lo ha accolto come meglio non si poteva chiedere”.

Su Napoli

“Lo ha fatto solo prima di giocare lì, approfittando del viaggio in pullman per una piccola vista sulla città. Una città meravigliosa e che agli argentini regala sensazioni speciali. Il fatto di aver giocato in uno stadio che si chiama Diego Armando Maradona gli ha creato delle emozioni particolari, ed è stato per lui qualcosa di straordinario”.

Sul futuro

“Piano piano, vedremo con calma. Per ora pensiamo al presente: non sappiamo cosa potrà accadere da qui a qualche mese o negli anni avvenire. Innanzitutto l’obiettivo è quello di crescere ancora con il club attuale e magari ritagliarsi un posto stabile in nazionale. La priorità per il suo futuro è il Benevento, a cui siamo riconoscenti per aver puntato concretamente su di lui laddove in altri casi c’erano stati solo dei rumors.

Sul suo obiettivo

"L’obiettivo primario è finire al meglio la stagione con il Benevento: ciò che è certo è che Adolfo è uno che ama a lavorare e continuare a farlo ogni giorno, non è certo il tipo che resta lì a specchiarsi per aver segnato un gol-partita alla Juve…”

Sull'esser definito l'erede di Denis

“Io con tutto il rispetto preferisco paragonarlo a grandissimi attaccanti come Batistuta e Crespo, ovviamente conscio del fatto che sono accostamenti molto importanti e prematuri per un ragazzo così giovane. Ciò che è certo, al di là dei paragoni che sono sempre noiosi, è che il ragazzo si stia già costruendo il proprio nome, e da qui a poco basterà semplicemente definirlo Adolfo Gaich”.