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Garcia sbaglia i cambi e la Lazio vola. Kvara si esalta, ma poi saluta: perché?

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Zielinski cerca di accendere la luce, ma non basta. Provedel alza il muro al talento di Kvaratskhelia

La vittoria esterna della Lazio contro il nuovo Napoli di Rudi Garcia ha creato più di qualche punto interrogativo nell'aria che funge da cornice al fantastico dipinto del Maradona. Luis Alberto incanta: domina in mezzo al campo. Crea problemi nello spazio tra difesa e centrocampo: lo stesso in cui entra (indisturbato) per farsi trovare libero e - con un colpo da mago - superare Meret e realizzare il vantaggio degli ospiti. Malissimo Osimhen, che proprio non riesce a trovare la chiave giusta per fuggire via dalla gabbia costruita dal duo Casale-Romagnoli. Ne ha parlato il Corriere del Mezzogiorno nella sua edizione odierna.

Napoli-Lazio 1-2, quanti errori di Garcia. Osimhen ingabbiato

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Di seguito quanto riportato: "In campo il Napoli, che ripresenta Kvaratskhelia dal primo minuto dopo la panchina iniziale con il Sassuolo, ha il solito avvio arrembante con pressing alto a dare fastidio alla difesa biancoceleste, con Politano e Di Lorenzo, dominando a centrocampo con Anguissa, Lobotka e Zielinski, con il polacco sempre nel vivo del gioco e pericoloso. Ma la Lazio, che soffre ma tiene, ha in campo un mago, Luis Alberto, e sulla fascia destra ritrova la classe di Felipe Anderson. Che confeziona un passaggio d’oro per lo spagnolo, che di tacco batte Meret. È il 30’, ma tempo due minuti e il Napoli pareggia, con un tiro dalla distanza di Zielinski, deviato da Romagnoli. Le due squadre si allungano, c’è spettacolo in campo, ma al Napoli manca il guizzo di Osimhen, sempre ben tenuto da Romagnoli e Casale.


Nella ripresa il Napoli parte ancora forte, ma a poco a poco la lucidità della Lazio ha la meglio. E di nuovo sull’asse Felipe Anderson-Luis Alberto, con velo fantastico dello spagnolo, arriva il gol di Kamada, preferito da Sarri proprio a Vecino, decisivo lo scorso anno. Con la difesa azzurra chiaramente in difficoltà. Napoli stavolta non riesce a rialzarsi e la Lazio per due volte va sul 3-1 con Zaccagni prima e Guendouzi poi, ma l’arbitro Colombo annulla sempre per fuorigioco su segnalazione del Var. I cambi di Garcia, con Raspadori al posto di Kvara, e poi Simeone per Zielinski e il danese Lindstrom per Politano, non risolvono i problemi in attacco. Garcia avrà tempo ora per rimodulare squadra e gioco".

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