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Lorenzo e Roberto Insigne (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Roberto Insigne, attaccante del Frosinone, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul momento del Napoli e della squadra ciociara.
Il significato di famiglia che trasmettendo loro se lo porta dietro da mamma Patrizia e papà Carmine?
"Io e i miei tre fratelli siamo sempre stati uniti. Siamo cresciuti in un quartiere periferico di Frattamaggiore, ci siamo sempre aiutati l’un l’altro anche nei momenti più complicati. Mio padre lavorava tantissime ore, dalle 6 alle 19, per non farci mancare nulla: magari era fisicamente poco presente, ma solo per quel motivo,. Eppure trovava sempre il tempo per ascoltarci e sostenerci".
L’ultimo suo gol è stato un “tiraggiro” meraviglioso: Lorenzo cosa le ha detto?
"Mi ha scritto: “D’ora in avanti non ti farò più vedere niente”. Così non potrò più copiarlo (ride, ndr)".
A casa giocate mai insieme tutti e quattro a calcio?
"No, papà non vuole... ha paura che ci facciamo male. Così al massimo quando ci ritroviamo giochiamo a calciobalilla o palleggiamo a tennis e padel. E da ragazzini avevamo gli orari per scendere a giocare e per risalire, non si sgarrava".
Lo scudetto chi lo vince?
"Speriamo il Napoli, anche per mamma Patrizia che in casa guarda sempre le partite della squadra di Spalletti e quelle di Lorenzo a Toronto".
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