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Luciano Spalletti (Photo Getty Images)
L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sulla situazione in casa Napoli alla vigilia della gara con la Fiorentina. Di seguito l'analisi del quotidiano.
Ecco quanto scritto su Il Mattino:
"La prima sconfitta non trasforma il cigno in brutto anatroccolo. Ma vi immaginate Spalletti che si fa scivolare addosso una sconfitta come quella di giovedì, sia pure in Europa League? Infatti, non lo ha fatto. Non ha messo in riga la squadra, non esageriamo. Non ha usato la frusta ma i toni della voce hanno avuto spesso degli acuti nel suo faccia a faccia con la squadra. Un po' arrabbiato si è mostrato con i suoi, ha subito voluto analizzare gli errori commessi con lo Spartak e poi giustamente voltare pagina. Ma partendo dai mea culpa del Napoli. Presto o tardi doveva succedere. Spalletti ha parlato di limiti da superare per poter puntare in alto ma dopo poco l'ha chiusa lì, perché certo non possono accettarsi facce tristi. Ha mostrato i video preparati nella notte dal suo staff. Poi ha archiviato l'Europa League, perché adesso c'è quell'apostrofo rosa che è il campionato dove il Napoli è capolista. Il vero rimpianto del tecnico azzurro è un altro: il rosso di Mario Rui ha fatto saltare il piano-partita che prevedeva, nel secondo tempo, l'esordio stagionale sia di Mertens che di Demme (almeno 20 minuti erano stati previsti). Ovvio, in dieci contro undici, tutte le carte si sono mischiate. A Castel Volturno dopo poco i sorrisi sono tornati ma è chiaro che a Firenze serve altro perché, ed è questo che Spalletti sa bene e lo ripete spesso alla squadra, il Napoli non può permettersi di non essere furioso ed equilibrato, non se lo può permettere, altrimenti torna una squadra normale".
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