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Vincenzo Italiano (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sulla lotta scudetto che vede in lizza anche il Napoli e gli insulti a Koulibaly di alcuni tifosi viola durante il match contro gli azzurri.
Formazioni che vanno più forte di altre ce ne sono. Il Napoli a punteggio pieno, il Milan che gioca all’europea, l’Inter comunque difficile da contrastare.
"Non fanno altro che confermare le proprie qualità. Inter, Roma, tutte quelle sopra di noi avevano un potenziale notevole già lo scorso anno. Il Milan in particolare esprime un gran calcio. Alla fine lo scudetto non uscirà da quel circolo. Però il campionato ci costringerà a guardarlo fino alla fine. La questione non sta più solo nell’avere uomini di qualità, sta soprattutto nel proporre gioco".
Di quel circolo lei ha già affrontato quattro membri. Vittoria a Bergamo, sconfitta con Roma, Inter e Napoli.
"L’Inter fa impressione, effettivamente: fisicità, talento, giocatori ricchi di malizia, concretezza. E l’autostima che deriva dall’aver vinto l’ultimo scudetto. Anche il Napoli però non scherza. Ha un gioco efficace e Osimhen è un fattore: con la sua velocità mette in crisi chiunque".
Scegliere Italiano e la sua filosofia ha un senso. Prendere Gattuso, rompere con lui e ripiegare su Italiano ne ha meno.
"È successo e non sta a me giudicare. Il club ha programmato un cambio di mentalità e Rino aveva mostrato con il Napoli un gioco propositivo e dominante. Non vedo contraddizione con il mio modo di intendere il calcio. Semmai mi dispiace che tanti tifosi dello Spezia non abbiano accettato la mia scelta. Tuttavia nulla può cancellare la storia di due anni splendidi".
La settimana scorsa Koulibaly a Firenze ha ricevuto insulti di stampo razzista.
"I responsabili vanno individuati e puniti, poco da dire. In questo caso il responsabile è uno. Non trovo giusto che venga coinvolta un’intera città, perseguito un intero stadio. Un Daspo per molti anni a chi si è reso colpevole del gesto, come si è fatto in altri casi. Ritengo sia il modo migliore per cercare di limitare il problema".
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