Calcio Napoli 1926
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rassegna

Ferlaino, basta scaramanzia: “Il Napoli ha vinto. C’è solo da sapere la data”

Ferlaino
Tutto merito del trio delle meraviglie

Emanuela Castelli

Il Napoli non fa calcoli, pensa a giocare a pallone, a divertirsi, e così fa divertire: è questo che piace all'indimenticato Presidente Ferlaino, uomo simbolo degli scudetti, della passione azzurra che tutto travolge e consuma. Ferlaino, scaramantico doc, fa un'eccezione ed ammette che il tricolore è quasi cucito sul petto degli azzurri.

Ferlaino: "Spalletti il migliore al mondo"

spalletti
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Oggi il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga intervista all'ex Presidente del Napoli, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Assolutamente nulla. Il sentimento è identico, si chiama amore. Poi, all’epoca, alla fine del primo tempo me andavo via dallo stadio, mentre ora al 45' spengo tutto e comincio a girare per casa. Se il Napoli sta vincendo, quando immagino sia finita, riaccendo la tv; e se però le cose stavano andando male, provo a vedere se funziona cambiare il televisore. Certi tormenti devo evitarli, lei mi capisce. Quello che tutti pensano e nessuno dice, per ovvi motivi: ma io ora posso derogare, so che non ci sono avversari, né pericoli. Ragionando freddamente: il Napoli ha vinto il campionato. Si può scrivere, senza tema di smentita. E l’unica risposta che ora aspettiamo è la data in cui arriverà l’aritmetica conquista: secondo me, a sette o a cinque giornate dalla fine, sarà possibile cominciare i festeggiamenti. Un nome su tutti? Questo è un riconoscimento per tutti, dalla società, al direttore sportivo, all’allenatore e ai calciatori, ma ritengo Spalletti il più straordinario protagonista di questa impresa. Per me, il più forte allenatore al Mondo, in questo momento. Ha reso possibile l’impossibile, perché non dimentico che ad agosto, in epoche di previsioni, nessuno si sarebbe spinto a tanto. Ma è vero, la squadra è forte, molto forte. De Laurentiis è stato bravissimo e anche fortunato, un merito non irrilevante perché bisogna sapersi guadagnare l’attenzione della sorte e poi è indispensabile essere bravo nel gestirla. Ma aver Giuntoli, un fuoriclasse, gli ha semplificato la vita. Il mercato dell’estate scorsa ha pochi, mi verrebbe dire nessun precedente".