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Dalma e Diego Maradona (Photo by Sean Gallup/Getty Images)
A pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona, Dalma, primogenita del Pibe de Oro, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Durante la chiacchierata, la giovane argentina ha rivelato di essersi vista negare la possibilità di girare le riprese del documentario dedicato al padre all'interno dello stadio azzurro. Di seguito un estratto delle sue parole.
Ecco l'estratto dell'Intervista:
Verrà allo stadio che quando lei nacque era il San Paolo e oggi è il Diego Armando Maradona.
"Questa era l’idea. Napoli è l’ultima tappa del mio viaggio. Attraverso la casa di produzione locale (la Bronx, ndr) abbiamo chiesto le autorizzazioni necessarie per girare allo stadio ma il Napoli ci ha detto di no. Non ci potevo credere, così ho chiesto di riprovare. Niente. Ci hanno detto di no con una mail di pochissime parole, senza spiegazioni o motivazioni".
Lei non ha contattato nessuno del club?
"Di fronte a questi no così asciutti ho cercato e ottenuto il telefono del presidente De Laurentiis e gli ho scritto, con rispetto, raccontandogli il mio progetto. Il messaggio è stato letto ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta. Tra l’altro gli ho anche chiesto di intercedere sulla questione Insigne".
Ovvero?
"So che a Lorenzo piacerebbe partecipare al documentario, perché mio padre ha significato tanto per lui che lo porta tatuato sul corpo. Però anche lui ci ha fatto sapere che non può girare senza l’autorizzazione del club, e il Napoli gliel’ha negata. Sinceramente non so cosa sta succedendo e il fatto di non poter entrare in un posto che porta il mio cognome mi sembra una follia. Non c’è niente che mi dà più orgoglio del pensare che uno stadio, come succede qui con il campo dell’Argentinos Juniors, si chiami Diego Armando Maradona, mi sembra spettacolare. Però sfortunatamente non mi ci lasciano entrare".
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