Il 30 ottobre è stato per quasi mezzo secolo il “Natale pagano” degli amanti del calcio, in particolare di quelli argentini e napoletani: i primi a fare gli auguri a Diego Armando Maradona nel giorno “venerabile” della sua nascita. Oggi è invece per la prima volta una ricorrenza triste, perché il Pibe non c’è più dal 25 novembre 2020, quando un maledetto infarto lo stroncò a Buenos Aires a 60 anni. I festeggiamenti cedono dunque il passo alle doverose celebrazioni del Diez.
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Diego Day, il 28 novembre al Maradona: maglia speciale e statua in suo onore
A Napoli sarà un lungo e sentito “Diego Day” in vista dell’emozionante serata di galà del prossimo 28 novembre allo stadio Maradona
Diego Day, il 28 novembre al Maradona
A Napoli sarà un lungo e sentito “Diego Day”, tra iniziative e commemorazioni. Ma è una prova generale in vista dell’emozionante serata di galà del prossimo 28 novembre, quando si svolgerà finalmente l’attesa cerimonia ufficiale di inaugurazione dello stadio Maradona, rimandata più volte nei mesi scorsi a causa dell’emergenza pandemica. L’occasione verrà offerta dalla sfida di campionato contro la Lazio e Aurelio De Laurentiis spera di avere tra i suoi ospiti d’onore anche il presidente della Fifa: Gianni Infantino. Oltre naturalmente ai vertici del calcio nazionale e alle autorità cittadine. È allo studio inoltre la realizzazione di una maglietta speciale, coprodotta da EA7 e dal club azzurro, che Insigne e compagni indosserebbero per l’occasione. Lo riporta l'edizione odierna di Repubblica.
La statua in suo onore
Ma il momento clou della celebrazione sarà l’arrivo allo stadio della statua di Maradona, che prima della partita contro la Lazio sfilerà al centro del campo e sarà poi definitivamente collocata in una posizione strategica all’uscita degli spogliatoi. Dove si radunano di solito le due squadre a pochi istanti dal fischio di inizio. A regalarla alla città è stato l’ex manager di Maradona, Stefano Ceci. Il monumento è in bronzo dorato e a grandezza naturale. Alto come Diego, 167 cm, e fedele riproduzione di una sua immagine del mondiale messicano. Le mani e i piedi avranno le vere impronte tridimensionali del fuoriclasse argentino, conservate prima della sua scomparsa lo scorso 25 novembre.
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