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Di Marzio: “Spalletti mi ha dato l’idea di essersi accontentato. E su Insigne…”

Mattia Fele

Con la conferenza di ieri è iniziata ufficialmente l’era Spalletti a Napoli. Il tecnico ex Inter e Roma ha dato spunti interessanti e si è mostrato molto vicino ai colori azzurri, e molto concentrato sul voler trasmettere ai calciatori...

Con la conferenza di ieri è iniziata ufficialmente l'era Spalletti a Napoli. Il tecnico ex Inter e Roma ha dato spunti interessanti e si è mostrato molto vicino ai colori azzurri, e molto concentrato sul voler trasmettere ai calciatori l'importanza di rappresentare una città come Napoli. In tanti sono intervenuti a commentare le sue parole nella serata di ieri e poi questa mattina, tra cui il noto ex allenatore Gianni Di Marzio. L'esperto tecnico ha parlato sia della Nazionale di Mancini - che ha raggiunto la finale di Euro2020 - che della conferenza di Luciano Spalletti, che si è presentato a detta di Di Marzio subito come un allenatore "aziendalista".

Di Marzio: "Spalletti si è presentato subito da aziendalista"  

A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Gianni Di Marzio, ex allenatore:

Sull'inno di Mameli e sulla Nazionale

"Bisognerebbe suonarlo anche prima delle partite di Serie A. Sarebbe bello per tenere i giovani legati alla patria, al di là di ogni discorso politico. Questo Europeo è stato organizzato a uso e consumo dell'Inghilterra, dopo 55 anni faranno la prima finale. Non mi sono piaciute le dichiarazione di Verratti, parlava già da secondo. La partita è da giocare. Politicamente l'UEFA si è fatta mettere i piedi in testa da Johnson ma bisogna fare bene per gli emigranti che sono in Inghilterra. La UEFA e Johnson si sono presi una bella responsabilità con gli stadi pieni. La squadra inglese è forte, hanno tirato fuori alcuni giovani forti come ha fatto Mancini: da Foden a Mount. Peralto ha due centrocampisti davanti alla difesa che sono forti forti, degli animali. Ho molta paura di Sterling".

Su Spalletti

"Abbastanza aziendalista, mi ha dato l'idea che si sia accontentato. Un allenatore bravo come lui deve già sapere perché la squadra è venuta meno contro il Verona. Vanno capite attraverso il caratteri di ognuno di loro. La squadra deve convincersi di essere forte? La deve convincere lui. Insigne? Andava fatto il contratto prima".

Su Emerson

"Non è Spinazzola ma ha fisico, cambio marcia, spinge bene. Si tratta di un giocatore forte. Difficilmente però il Napoli potrà comprare se non vende. Se qualcuno può portare una determinata cifra quello può essere anche Insigne".

Di Marzio c.t.?

"Io C.T. della Nazionale in passato? D'altronde lo siamo tutti! Ma l'importante è che le squadre di calcio non si facciano con le figurine. I calciatori devono essere compatibili tra di loro. L'intelligenza di Mancini è stata sempre quella di scegliere giocatori compatibili l'uno con l'altro. Se io ho vinto più di un campionato è perché io mi sceglievo i giocatori".