Giovanni Di Lorenzo è il simbolo del Napoli, il capitano che sarà l'esempio per i compagni nella volata finale per lo scudetto. Lui che nel 2023 ha già alzato con la fascia al braccio il trofeo del tricolore e che è il giocatore più utilizzato da Conte in questa stagione come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.


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L’esempio del capitano, Di Lorenzo guida la corsa verso il sogno scudetto del Napoli
L'esempio del capitano: Di Lorenzo guida la corsa per il sogno scudetto
—"Giovanni Di Lorenzo, il leader del Napoli, è il ponte tra due sogni: era il capitano della squadra che ha conquistato lo scudetto nel 2023 ed è il capitano di quella che sta provando a guastare i piani dell’Inter e a organizzare un’altra festa al Maradona. Non manca molto ma neanche poco alla fine della maratona: nove partite e due tappe fondamentali tra oggi e lunedì 7 aprile. Milan e Bologna. Il Diavolo al Maradona per cominciare e tra otto giorni la splendida creatura di Italiano al Dall’Ara: incroci pericolosissimi, trappole autentiche, esami scudetto come nessun altro. Di Lorenzo ne ha viste e giocate tante. Diciamo anche tutte in questa stagione, e tutte dal primo all’ultimo minuto: è l’unico della rosa a non essere stato mai sostituito, 2610 minuti. Infaticabile, inarrivabile: in campionato sono pochissimi a vantare questo fregio. Quasi superfluo aggiungere che con la Nazionale, in occasione del doppio confronto di Nations con la Germania, è stato tra i titolari imprescindibili di Spalletti: fatica su fatica che il capitano non ha mai dato l’impressione di accusare. Non ha mai frenato e mai rallentato e non s’è mai arreso anche al cospetto delle questioni più difficili. Un esempio, uno di quelli veri: toccherà a lui trascinare il Napoli in una volata finale entusiasmante e complessa allo stesso tempo".
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Di Lorenzo lotterà per lo scudetto per la seconda volta in pochi anni
—"Un omaggio e un onore non per tutti. Proprio come lottare per lo scudetto per la seconda volta in tre campionati. In estate, dopo una stagione piena di difficoltà con tre cambi in panchina e tante amarezze, Di Lorenzo ha vissuto un attimo di riflessione profonda: la sua permanenza a Napoli, dopo cinque anni molto intensi, è finita in bilico per un po’ salvo poi tornare salda e forte proprio come il capitano. Di nuovo incisivo e spesso anche decisivo, soprattutto all’inizio di un campionato inaugurato con tre gol in nove giornate. Bologna, Cagliari, Lecce. Da quel momento, Di Lorenzo non è più riuscito a segnare, anche se con il Verona è stato lui a propiziare l’autogol di Montipò, con un tiro da attaccante".
Il dato che dimostra le qualità offensive del capitano
—"Del resto, definirlo ala non è mica così sbagliato: è sempre il giocatore del Napoli con più ingressi nella trequarti avversaria, fa avanti e indietro, crossa, attacca e difende e dalle sue iniziative a destra, e dalle rotazioni con Politano, nascono molto spesso occasioni importanti per la squadra. In questa fase finale, dove urgono un’inversione di tendenza e uno sprint dopo aver collezionato 8 punti nelle ultime sette partite, Di Lorenzo dovrà dettare il ritmo a tutti. Alla sua maniera, senza arrendersi mai. Forza, costanza, fame, entusiasmo".
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