rassegna

Di Lorenzo, si lavora per ricucire lo strappo: cosa è emerso dell’incontro con Giuffredi

di lorenzo napoli
I dettagli del summit di ieri
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Nuovo vertice tra Giuffredi e il Napoli per Di Lorenzo: si è svolto ieri, dopo quello di lunedì a Roma, e non ha visto la partecipazione di Conte, che pure ha ben chiarito la sua posizione sull'incedibilità del capitano. Segnali di schiarita all'orizzonte?

Di Lorenzo, si lavora per ricucire lo strappo

—  

Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Discussioni proseguite, in modo pacifico, per un paio d’ore: il Napoli vuole far valere il rinnovo firmato neanche un anno fa e annunciato a gran voce dal presidente a Dimaro. Vuole che Di Lorenzo resti, azzerando quanto successo la scorsa stagione, trovando nuova linfa per nuovi obiettivi, da inseguire insieme a Conte, che ancor prima di esser stato annunciato aveva già provato a convincerlo, telefonicamente, a cambiare idea. Giuffredi ascolta e riporta: «Il ragazzo sta giocando l’Europeo e vuole stare tranquillo» ha ribadito uscendo dal summit. Fa da tramite tra il giocatore, al momento in Germania, e la società (...) La crisi è riparabile, secondo il Napoli, che non vuole cederlo e spera che possa ritrovare il sorriso, quello che ha accennato l'agente una volta uscito dal Britannique in compagnia del presidente De Laurentiis, del ds Manna e del club manager Sinicropi. Il terzino è un perno imprescindibile del Napoli, cha da subito ha adottato una linea intransigente. È una delle priorità del tecnico salentino, che vuole ripartire da lui e da Kvaratskhelia. Segnali distensivi c’erano già stati lunedì a Roma, ma la presenza del nuovo allenatore sta contribuendo a un delicato lavoro di recupero e di restauro di una relazione ballerina, ma che può risolversi positivamente, adottando buon senso (...) Conte non ha partecipato al summit, ma sa parlare e motivare i giocatori come pochi, li ipnotizza con la sua energia, li convince a dare tutto in nome di una causa".