L'edizione odierna del Corriere dello Sport dedica un focus a Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli. Le sue dichiarazioni da Coverciano svelano la forza di quel sogno nel cuore
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Di Lorenzo sul Napoli: “Chi l’avrebbe mai detto? Ecco perché sono diventato Capitano”
Di Lorenzo: "Napoli, nessuno l'avrebbe mai detto, qualche mese fa. La forza è il gruppo. Ecco perché sono diventato capitano"
A Coverciano, sì, ma impossibile non parlare del Napoli. Impossibile resistere alla tentazione di porgli qualche domanda sul fantastico avvio di stagione azzurra, su questi due mesi di record polverizzati sia in Italia che in Europa, di partite vinte a suon di gol e bel gioco, di una maturità in cui il Napoli aveva spesso difettato. Così, Giovanni Di Lorenzo si lascia andare all'analisi della prima parte di stagione, che gli azzurri hanno chiuso restando saldamente al primo posto della classifica in Serie A e Champions League. Così Fabrizio Patania sul quotidiano sportivo, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Lo scudetto è un sogno da custodire con saggezza (...) La fuga del Napoli andrà gestita scansando le illusioni. «Sarebbe un vantaggio importante a 10 giornate dal traguardo, invece ne mancano 24. Dobbiamo restare focalizzati sul nostro cammino, senza mollare di un centimetro. Cercheremo di andare avanti nello stesso modo quando ripartirà il campionato». Coverciano, per una volta, appendice della Serie A. Licenza consentita nella settimana della malinconia per il Mondiale fallito. Di Lorenzo non ha indicato concorrenti, tenendo a freno l’entusiasmo. «A Napoli sta succedendo qualcosa di incredibile, di inatteso. Nessuno lo avrebbe immaginato a inizio anno. Sarebbe un sogno vincere lo scudetto da capitano dopo Maradona, qualcosa che mi renderebbe felice, ma la stagione è lunga. Ci sono tantissime partite e diverse squadre in pochi punti, può succedere di tutto». Neppure la sosta lo spaventa. «E’ stato un periodo intenso, con tante partite, può farci bene riposare. Perdere ritmo? No, non credo. La pausa ci sarà per tutte le squadre, non si fermerà solo il Napoli».Si è capito perché Spalletti lo abbia eletto capitano dopo l’addio di Insigne. «Non ero il giocatore con più presenze o da più tempo a Napoli. Il mister e il gruppo hanno scelto di darmi la fascia. Ne sono orgoglioso, sto dando tutto me stesso per onorarla». Qualcosa è cambiato, non solo i valori tecnici spiegano la Grande Bellezza. Di Lorenzo conserva le chiavi dello spogliatoio senza trascurare il passato a cui in tanti pensano. Sembra naturale il paragone. «Non sono d’accordo e non esistevano primedonne, l’anno scorso nessuno dei miei compagni si sentiva più avanti rispetto agli altri. Quest’anno forse in campo ci sentiamo consapevoli. Il lavoro e il gruppo unito ci hanno permesso di raggiungere un rendimento così alto». Il tecnico del Napoli, rimescolando le carte, ha creato nuove dinamiche".
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