Il Capitano Di Lorenzo ha firmato il successo del Napoli contro un ostico Lecce, assurgendo a simbolo della resurrezione partenopea. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
rassegna
Di Lorenzo, il Capitano guida la rinascita del Napoli: 5 mesi per cambiare la storia
"Non che ci fossero mai stati grandi dubbi, anzi, ma Antonio Conte aveva proprio ragione a non voler neanche prendere minimamente in considerazione l’idea di una cessione di Giovanni Di Lorenzo. I dubbi, però, li aveva lui, il capitano, ma in cinque mesi precisi la storia è cambiata dalla prima all’ultima parola: dai fischi tremendamente ingenerosi del 26 maggio con il Lecce agli applausi (che sanno anche di mille grazie) del 26 ottobre con il Lecce. Da quella che avrebbe potuto passare agli annali come l’ultima partita del capitano dello scudetto con la maglia del Napoli, oltre a segnare la fine della stagione degli orrori e dei paradossi, alla nona giornata di un campionato che gli azzurri hanno vinto proprio grazie a lui. Di Lorenzo, l’uomo con la fascia al braccio ma anche uno degli alfieri della squadra per una militanza prolungata dal 2019, è l’emblema della rinascita azzurra: personale e collettiva. Il gol con cui sabato ha regalato il settimo successo in campionato, il quinto su cinque esibizioni al Maradona, ha un valore profondamente simbolico: lo ha segnato in casa e lo ha dovuto segnare due volte lottando contro fuorigioco, Var, portiere e Krstovic sulla linea, ma alla fine ce l’ha fatta. Ha spaccato il muro avversario e una partita che stava cominciando a diventare seriamente complicata, e ha permesso al Napoli di consolidare e migliorare il primato in classifica. Dalle lacrime nascoste con il Lecce a maggio, al sorriso con il Lecce sparato in faccia al futuro. C’è ancora un capitano. E che capitano".
© RIPRODUZIONE RISERVATA