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Di Lorenzo, il capitano è combattuto ma in lui prevale una sensazione: le ultime

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
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L'agente di Di Lorenzo, Mario Giuffredi, è volato in Germania per stare al fianco del suo assistito in Euro 2024. Non parlerà di futuro, non prima della conclusione della spedizione azzurra. Ma come ha reagito il capitano del Napoli all'incontro tra il suo agente e Conte? Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Di Lorenzo ora ha l'Italia che lo aspetta. Conte non lo chiamerà un'altra volta, quello che il tecnico azzurro doveva dire, glielo ha detto al telefono e lo ha ribadito al suo procuratore: «Non va da nessuna parte, resta con noi», la sintesi perentoria del pensiero contiano. Da un lato, Di Lorenzo ha apprezzato. Perché quello che più gli ha fatto male è stato proprio sentirsi non al centro dell'universo. Ed è per questo che la maglia da titolare oggi con l'Albania è una panacea ai suoi cattivi pensieri. Lui è combattuto, ma pensa ancora di andar via da Napoli. Perché sa che le bandiere sono stoffa pesante, sono teli che ingombrano, aste che si spezzano. Simboli di storia e agguati di memoria. E quei fischi contro il Lecce, a suo vedere, hanno cancellato sei anni da "Robocop" senza mai saltare una partita. Neppure quelle inutili".