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rassegna

Di Lorenzo, lo spirito dei giorni migliori: lotta, segna e si diverte. Le pagelle

Sara Ghezzi
Il capitano è di nuovo al centro del "villaggio"

Essere capitano è uno dei compiti più difficili nel mondo del calcio. Non basta indossare una fascia, quella ha un peso non indifferente. Essere capitano significa vivere l'emozione di alzare un trofeo quando si vince, ma anche quello di mostrare la faccia quando si perde e le stagioni non girano nel verso giusto. Lo sa bene Giovanni Di Lorenzo che dopo esser stato nell'Olimpo lo scorso anno è dovuto scendere vertiginosamente nell'abisso prendendosi il peso dei malumori dei tifosi. Questo a tratti è stato insostenibile facendolo sentire solo tanto da pensare all'addio, ma in suo soccorso è arrivato il cuore e mister Conte. Giovanni partita dopo partita si sta riprendendo l'amore dei tifosi che stanno tornando ad assistere a prestazioni importanti oltre a gol pesanti.

Di Lorenzo, lo spirito dei giorni migliori: lotta, segna e torna a divertirsi

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La Gazzetta dello Sport: voto 7 - Si porta in avanti e il tiro sghembo della prima rete lo premia, anche se c’è una deviazione di Mina. Buono in copertura.

Il Corriere dello Sport: voto 7,5-  Il ruolo di terzo gli calza bene. E sono già 2 gol in 4 partite. Ma è lo spirito a essere dei tempi migliori: marca, lotta, vince duelli, soprattutto si diverte.

Il Mattino: voto 7 - La sblocca il capitano. Trova il vantaggio con un sinistro dal limite e con la complicità di Mina. Secondo gol in 4 gare. Perde Luperto, ma per fortuna c'è Meret. Si riscatta alla grande con la punta del piede su Piccoli lanciato a rete.


CalcioNapoli1926.it: voto 7 - Tanta spinta e il gol che sblocca la partita: una gara di qualità e quantità.