- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
rassegna
(Photo by Paul Gilham/Getty Images)
Paolo Di Canio, ex calciatore e opinionista, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul momento del Napoli, Piotr Zielinski e i nuovi acquisti azzurri.
"La vittoria sul Liverpool? La conferma di quanto di buono stia facendo Spalletti. Non voglio esagerare ma si può dire tranquillamente che questo Napoli non deve porsi limiti. Dal campionato alla Champions League. Il Napoli ha tutto e fa un calcio internazionale: per questo può giocarsela con tutte per superare il girone che è difficile, ma non impossibile. È importante a prescindere dal momento che sta vivendo il Liverpool, perché i Reds sono campioni. E contro di loro il Napoli non solo ha vinto, ma li hai massacrati. Questo tipo di risultati ti da una carica enorme. Il Liverpool non sta vivendo un momento di grazia, ma resta pur sempre il Liverpool. Ecco perché va dato merito a Spalletti di aver dato un'identità meravigliosa alla sua squadra. Erano tutti titubanti dopo gli addio dei leader come Koulibaly, Insigne e Mertens, ma ora i sostituti hanno già dimostrato di essere diventati uomini chiave".
"Kim veniva dal campionato turco e doveva adattarsi. Qualcuno aveva dubbi sulla sua capacità di prendere il posto di Kalidou, e per ora sembra sta dimostrando il suo valore assoluto. Kvara ha l'argento vivo addosso. Ha fame in tutti i momenti. È un ragazzo con una qualità estrema. Onore al Napoli che ha avuto il coraggio di puntare forte su di lui e andarselo a prendere prima di tutti. E poi capisco anche la gestione di Spalletti. Non vuole caricarlo troppo di responsabilità".
"Zielinski quando gioca così è da Liverpool o da qualunque squadra internazionale. In certe partite si rigira 20 volte su se stesso e perde tempo. Se invece sta così come lo abbiamo visto mercoledì sera è fantastico. E come lui anche Anguissa. Se gioca con tempo e spazio è fortissimo. Ma spesso vuole fare delle cose rischiose al limite dell'area".
"Dico solo una cosa: se Spalletti fa il miracolo con lui mi levo il cappello e gli faccio i complimenti. Per abitudine questo ragazzo non ha voglia di sacrificarsi senza palla. Non è un regista e al massimo può giocare mezzala che diventa trequartista. Non mi aspetto che Luciano lo faccia camminare sulle acque, ma se almeno lo facesse nuotare sarebbe un successo clamoroso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA