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Decreto Natale, orari più lunghi e ristoranti riaperti: la strategia del governo
Anche se qualche virologo inizia già a sperarlo, sarà difficile che il governo possa reggere un decreto che imponga a figli e genitori la tombola via Skype a Natale e i regali comprati solo via internet. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino.
Nessuna regola ulteriore, quindi, che stabilisca chi potrà entrare nelle nostre case nei giorni di festa. E anche se il 25 e il 31 dicembre non sarà possibile festeggiare come nel passato, è complicato pensare che qualcuno possa controllare oltre le mura domestiche. Anche se la cautela spinge i ministri a spiegare che prima occorre attendere i dati che verranno fuori il 3 dicembre. A palazzo Chigi le dita restano incrociate e si guarda con speranza e adorazione l'indice RT che anche ieri è sceso. L'obiettivo è spingerlo in tutte le regioni vicino all'1 in modo da poter concedere qualche spazio non solo alle famiglie. Ma soprattutto alle imprese che hanno dovuto chiudere o ridurre drasticamente l'orario di lavoro. Nessuno pensa si possa tornare al tana libera tutti della scorsa estate e alla riapertura delle discoteche. Ma del possibile allentamento dell'orario del coprifuoco, ora alle 22. Della necessità di ridare a bar e ristoranti la possibilità di restare aperti anche la sera, si è già iniziato a discutere.
L'esigenza di dover intervenire con un nuovo DPCM che permetta di festeggiare il Natale, seppur con tutte le precauzioni, è data per scontata non solo per la scadenza dell'attuale, ma per iniziare ad allentare alcune prescrizioni che riguardano anche le regioni in zona gialla. L'intervento si pensa possa avvenire per gradi dopo il 3 dicembre e possa riguardare inizialmente le regioni più virtuose in attesa che anche le altre si allineino e possano essere inserite anch'esse nel nuovo decreto che allungherà gli orari degli esercizi pubblici - mettendo limiti alla capienza - e permetterà gli spostamenti tra regioni. Un intervento, quindi, in due tempi in modo da non scatenare folli corse nei locali e negli esercizi commerciali già ad inizio del nuovo mese e arrivare a ridosso del giorno di Natale con ulteriori concessioni.
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