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Libero provoca, De Magistris ribatte: “Definirli giornalisti offende chi ogni giorno si sacrifica per fare vera informazione”

Libero provoca, De Magistris ribatte: “Definirli giornalisti offende chi ogni giorno si sacrifica per fare vera informazione”

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris risponde all'ennesima provocazione di Libero su Napoli e i napoletani.

Mattia Fele

Non è di certo la prima volta che Libero si lascia andare ad espressioni di colore denigratorio verso Napoli e i napoletani o, per lo meno - perché mai bisogna appiattirsi fino a certi livelli - provocatorio, indisponente. A ben vedere, difficile credere che sarà l'ultima. Il titolo dell'articolo in questione, di pietro senaldi (vedere foto sottostante), si permette di ricamare su alcune dichiarazioni di De Luca, a capo della Regione Campania, il quale aveva - sarcasticamente - menzionato il lanciafiamme come equipaggiamento contro gli assembramenti alle feste di laurea. Lungi da voler giustificare ogni comportamento irresponsabile ritratto in foto, all'avviso di chi scrive tante altre erano le possibili modalità linguistiche per esprimere il concetto. Presumibilmente sovviene qualche limite lessicale. De Magistris, primo cittadino campano, ha voluto ribadire fortemente il pensiero sull'attività del quotidiano.

Anche De Magistris è libero

"Libero è un giornalaccio che vuole solo infangare continuamente la nostra città. Passa da Pulcinella ai napoletani, con fare denigratorio. Chiamarli giornalisti è un'offesa per l'ordine, e per tanti loro colleghi che io conosco e che trovo si battano per l'informazione. Hanno un ruolo importante, alcuni raccontano di guerre, di mafia. C'è gente che per amore verso il giornalismo sacrifica la propria vita, poi ci sono loro. Trovo assurdo che anche in questi momenti non si metta da parte la spazzatura giornalistica".