La mente che controlla la SSC Napoli non si ferma mai, neanche durante le feste natalizie
"Mai sedersi sugli allori", una lezione che Aurelio De Laurentiis, presidente della Società Sportiva Calcio Napoli, ha imparato perfettamente dopo la disastrosa stagione 2023/24, che ha seguito la vittoria del terzo Scudetto nella centenaria storia del club partenopeo. Un brutto passo falso da cui il patron azzurro ha tratto grande insegnamento e adesso, saggiamente, piuttosto che soffermarsi sul presente oppure (ancora peggio) sul passato, guarda sempre al futuro, anche durante le vacanze natalizie. Con il 2025 alle porte, il produttore cinematografico ha due sfide da vincere: l'acquisizione dello Stadio Diego Armando Maradona dal comune e la scelta del nuovo centro sportivo. Due temi di cui tratta, in maniera particolarmente dettagliata, l'edizione odierna de Il Mattino.
Stadio di proprietà e nuovo centro sportivo: le due sfide di De Laurentiis per il 2025
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"L’Europeo del 2032 sembra essere uno spauracchio che deve spingere De Laurentiis a fare alla svelta: prendere la gestione del Maradona è fondamentale anche per lo sviluppo economico del club. I proventi legati allo stadio, infatti, sono al massimo delle possibilità, più o meno 25 milioni. Non si può andare oltre tenendo conto dei limiti strutturali e di ospitalità dell’impianto. Per arrivare ad almeno 100 milioni a stagione, lo stadio va rifatto completamente da zero. De Laurentiis lo sa bene: lo step del Napoli del futuro è un impianto moderno e fruibile per sette giorni su sette.