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ROME, ITALY - OCTOBER 22: Luigi De Laurentiis and Aurelio De Laurentiis attend the red carpet of the movie "Vita da Carlo" during the 16th Rome Film Fest 2021 on October 22, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Stefania M. D'Alessandro/Getty Images for RFF)
L'edizione odierna de Il Fatto Quotidiano commenta il momento di Napoli e Bari, i due club di proprietà di Aurelio De Laurentiis. Nel 2022-2023, il patron ha riscosso grandi successi con la conquista del suo primo scudetto con il club azzurro e il raggiungimento della finale play-off per la promozione in Serie B, sfumata a un minuto dal traguardo a causa del gol di Pavoletti che ha mandato invece il Cagliari nella massima serie.
Domenica nera per il presidente De Laurentiis quella di ieri. Il Napoli è stato sconfitto 0-3 dall'Inter al Maradona, provocando la quarta sconfitta su sette match casalinghi disputati in campionato, facendo sprofondare i campioni d'Italia a meno undici dall'Inter capolista. Sconfitto anche il Baridal neopromosso Lecco in Serie B per 1-0. I galletti sono alla seconda sconfitta consecutiva in campionato e adesso sono decimi a -6 dalla zona playoff e addirittura a -15 dalla zona promozione diretta. Eppure proprio un anno fa stavamo celebrando i meriti e le intuizioni di De Laurentiis, ma in questo momento tutto si è ribaltato. La situazione dei due club è pressocché identica: dal mercato estivo in tono minore, agli esoneri immediati di tecnici che non avevano più in mano la squadra come Garcia e Mignani, tentando di ridare entusiasmo alle due piazze con l'ingaggio di due traghettatori come Mazzarri e Marino. Risultati dunque disastrosi, frutto di una gestione sciagurata del successo. Due macchine perfette, distrutte nel giro di pochi mesi. Un Napoli fuori dalla Champions perderebbe quasi un quarto del fatturato, facendo deprezzare notevolmente i propri big come Osimhen e Kvaratskhelia. Così come il Bari che è diventato privo di calciatori vendibili sul mercato, risucchiato verso il centro-basso classifica e svalutato notevolmente dei suoi 50 milioni di euro di valore in caso di cessione per l'eventuale sopraggiunto limite della multiproprietà.
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