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De Laurentiis, la famiglia a un bivio: la decisione se il Bari salirà in Serie A

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Se ne occuperà il patron azzurro in persona, nonostante il presidente sia il figlio Luigi: il primo obiettivo è assicurare un futuro al club pugliese
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

La famiglia De Laurentiis si troverà presto - probabilmente - dinanzi ad un bivio: se il Bari domenica dovesse salire in Serie A, sarà costretta a vendere uno dei due club entro trenta giorni dalla fine della stagione.

De Laurentiis, la famiglia venderà il Bari in caso di promozione in A

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Ne parla il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "La multiproprietà non sarà più tollerata dalla stagione 2028/2029, a prescindere dalla serie. Il limite era stato posto al 2023/2024: ma è stato poi deciso di slittamento, proprio sulla spinta di Aurelio De Laurentiis. Ma il patron del Napoli e il suo primogenito Luigi non si faranno mettere spalle al muro come invece ha fatto Lotito con la Salernitana, che è stato costretto a vendere l'ultimo giorno utile (...). I De Laurentiis da tempo stanno cercando di lasciare il Bari in mani sicure. Hanno tempo trenta giorni dalla fine della stagione, in caso di promozione. Ovvero entro il 30 luglio, dovrebbero cedere il club pugliese che gestiscono dal 2018 (...)


A Bari si parla di almeno tre proposte per rilevare il club pugliese che De Laurentiis venderà, sia chiaro, solo se costretto. Perché in caso di permanenza in serie B, la società resterà nelle sue mani (...) Si parla di un solido fondo arabo, pronto a mettere sul piatto un'offerta irrinunciabile. Ovviamente, nonostante il numero uno del club sia Luigi, è Aurelio in persona a seguire le trattative. E a sondare anche le proposte italiane, come quelle dalla famiglia Casillo che del Bari è main sponsor. D'altronde, non è solo l'incasso da stadio che fa impressione ma anche il valore aggiunto dello stadio San Nicola, in corso di restyling e tra i dieci impianti che fanno parte della candidatura italiana per ospitare l'Europeo del 2032".