rassegna

De Laurentiis a Castel Volturno, summit con Mazzarri e i dirigenti: il punto sul mercato

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

C'è una stagione da salvare, una notte horror - quella col Frosinone - da cancellare e il futuro da progettare

De Laurentiis ha fatto ritorno a Castel Volturno, in questa stagione che non riesce a trovare pace. Ieri ha incontrato Mazzarri, Meluso e Micheli al Konami Training Center ed è stato fatto un punto chiaro sulle esigenze di mercato di un gennaio che si preannuncia caldo.

De Laurentiis, a Castel Volturno per soffiare via le nubi della crisi

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Aurelio De Laurentiis, nella cappa di Castel Volturno, cerca di fissare un punto all’orizzonte, per orientarsi (...) però è arrivato il momento d’evitare che la crisi diventi una spirale e l’eliminazione viene catalogata come «un incidente di percorso» da governare con equilibrio. Una volta, un calcio fa, si sarebbero allestiti i processi e le riunioni sarebbero diventati summit: mentre adesso (...) De Laurentiis insegue una serenità interiore che funga da deterrente della crisi e soffochi ogni possibile implosione, sparge tranquillità e magari la insegue, perché ci sono sentieri dorati da esplorare e da conquistare (...) Metti una mattinata De Laurentiis, Mazzarri, Meluso e Micheli a rovistare tra i pensieri spettinati di questo dicembre che non ha ancora l’atmosfera natalizia, tutt’altro, e aggiungici che dentro i pacchi regalo va infilata una strategia una, che sappia di freschezza: il mercato sta lì, è un riferimento noioso e anche un po’ stucchevole ma è la via di fuga da una realtà urticante che Mazzarri ha percorso con decisione e chiedendo ritocchini (...) Servirà un esterno basso, un centrale difensivo che abbia rapidità, un centrocampista (e se dovessero essere due, lo direbbe il fronte cessioni) e qualche partenza che liberi i posti e sgonfi il monte-ingaggi. A gennaio, De Laurentiis non ama tuffarsi in questo macro-universo un po’ folle e dispendioso, l’ha fatto e in maniera anche massiccia solo nel 2020, nel pre Covid, e dal bilancio afferrò oltre cento milioni e li lanciò sul prato: stavolta, non ci sono quelle esigenze, né la prospettiva di rivoluzionare una squadra che è comunque la padrona del campionato scorso".



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