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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il bilancio del Napoli nel 2020-2021, chiuso con una perdita di 58,9 milioni e della Filmauro.
De Laurentiis è sempre stato attento ai conti del suo Napoli che ha chiuso 10 bilanci su 17 in utile mettendo fieno in cascina fino allo scoppio della pandemia. Al 30 giugno 2020 la liquidità era di 123,8 milioni, per poi ridursi l’anno dopo a 95,8, senza debiti bancari. Dopo il finanziamento da 32 milioni di UniCredit per rilevare il club dalla curatela fallimentare, dopo le iniezioni in conto capitale per 16 milioni, De Laurentiis ha imposto la linea dell’autosufficienza. E così è andato avanti il Napoli finora. La strategia non cambia, anche perché le attività extra-calcistiche di De Laurentiis si sono complicate. Da quando il produttore cinematografico è entrato nel mondo del pallone, la sua sfera di interessi si è completamente ribaltata. All’interno della Filmauro, la holding che controlla il club azzurro, il Napoli è diventato di gran lunga il bene più rilevante. Al 30 giugno 2020 il fatturato del club azzurro incideva per il 91% su quello complessivo del gruppo, pari a 292,5 milioni, e con il Bari si saliva al 92% (270,4milioni). Le attività cinematografiche valevano 7,4 milioni, quelle theatrical 2,5 e le altre 12,3. Peso enorme, insomma.
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