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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Ai microfoni di Radio CRC è intervenuto Daniele Daino, ex calciatore di Napoli e Milan, soffermandosi sul match di Champions fra le due compagini.
"I quarti di finale di Champions League? Dopo il mio unico anno a Napoli Ferlaino voleva riscattarmi, ma Berlusconi disse di no. Mi sono trovato veramente bene a Napoli. Nel sorteggio è uscito il Milan, è una partita importante e di ricordi, ma io non volevo andasse così per alzare l’asticella. Il Milan che stiamo vedendo oggi è discontinuo e in tante partite ha tanti problemi. Dubito che nelle partite di Champions League possa scendere con quella testa e sarà una partita difficile per il Napoli. Tra le due italiane la squadra più difficile da affrontare è proprio il Milan. In campionato contro il Napoli fece la partita più bella della stagione e perse mettendo sotto gli azzurri. Il discorso della storia? Il fatto che l’allenatore abbia esperienza in Europa è fondamentale. Spalletti ha fatto crescere tantissimo il Napoli sia in campionato che a livello europeo, è una squadra completa. Ogni interprete sta facendo qualcosa di speciale in ogni ruolo. La grande vittoria di Spalletti allenatore sono i messaggi che lui lancia e che sono stati recepiti dai giocatori, ovvero quello che giocano per il popolo napoletano e hanno una grande responsabilità. Non c’è un giocatore del Napoli che non abbia fame, hanno tutti la stessa volontà di fare bene. Ha sempre energie e non è mai stanco. Se pensate che Osimhen giochi in quella maniera lì è qualcosa di speciale".
"Di Osimhen è bello anche il gesto che fa con Kvaratskhelia in Champions League e gli alza la testa dopo il rigore sbagliato. Quando un giocatore fa così, l’allenatore ha già vinto. Un allenatore quando arriva a coinvolgere così tanti giocatori e renderli consapevoli ha già vinto. Se il Napoli continua a scendere in campo in quella maniera non c’è avversario che tenga. Il Napoli ha quella concentrazione e voglia di giocare che fa sì sia complicato giocarci contro. È andato via uno dei migliori centrali al mondo, Koulibaly, ma questo Kim supera le prestazioni di Koulibaly alla stragrande”
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