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(Getty Images)
Da ormai molti anni il calcio è cambiato ed è in continua evoluzione: si pensi al VAR, agli arbitri di porta, alle cinque sostituzioni, alle tante modifiche delle competizioni (che devono essere sempre più appetibili per il pubblico "virtuale" ndr). Tanti cambiamenti che rischiano però di mandare il calcio ancor di più nella direzione dell'Industria. Ha parlato di questo Italo Cucci, specie dopo aver assistito alle gare di Champions League di ieri sera.
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Italo Cucci, giornalista autorevole:
Sulla digitalizzazione del calcio
“Come natura non mi piace, tornerei allo stadio. Bisogna essere realisti, a causa di questa tragedia ho visto Europei e Olimpiadi e mi sono accorto che il calcio è diventato uno spettacolo televisivo; infatti in confronto agli amici che vedono la partita al bar non conosco tutti i dettagli".
Sul VAR
"Var? Mi piace come strumento ma rende il calcio meno divertente, è assurdo esultare e poi sapere qualche minuto dopo che era tutto uno scherzo. Il calcio sta diventando come la Cina, è in continua trasformazione e lo farà fin quando non sarà più calcio. Sediolini dello stadio dell’Udinese? Credo che sia un invito ai tifosi di riempire lo stadio visto che non sono in molti che vanno nonostante la squadra faccia bei risultati".
Sul calcio moderno
"Il gioco moderno? Il mondo ha adottato il contropiede, è uno dei movimenti più belli del calcio, è bello e aiuta a vincere e si può vedere l’intelligenza cattiva dell’atleta. Ieri ho contato 75 errori tecnici in una partita di Champions ed è completamente pazzesco, io rimanderei a scuola tutti invece di dare 10 milioni a stagione.”
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