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Crisi Napoli, i possibili movimenti di calciomercato per sanare i guai: l’analisi

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De Laurentiis ha spesso "snobbato" il mercato di riparazione ma adesso non potrà più rimandare
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Che il Napoli sia in crisi di risultati e di idee sin dall'inizio di questa imprevedibile stagione è un dato oramai acclarato. La squadra appare sulle gambe, complice anche una preparazione atletica estiva inadeguata, il che consegna gli azzurri puntualmente agli avversari per almeno una frazione di gioco. Ma, quel che pare più allarmante, a latitare è anche l'organizzazione di gioco, che aveva permesso alla squadra partenopea di imporsi in Italia e farsi notare con autorevolezza in Europa soltanto nella passata stagione.

Garcia aveva provato - talvolta maldestramente - a proseguire nel solco di Spalletti, ma lo aveva fatto in modo più "formale" che non seguendo i principi di gioco cui la squadra era abituata: sì al 4-3-3 ma con un atteggiamento più attendista, a tratti sparagnino: quando il Napoli andava in vantaggio, sembrava chiudersi in difesa ad attendere l'avversario e provare a contenerlo, con risultati assai scarsi.


La squadra, di fatto svuotata dei dettami tattici che sviluppavano al massimo delle possibilità il potenziale dei singoli giocatori e dell'intero organico, faticava ad uscire vittoriosa anche da campi sulla carta abbordabili: la compagine partenopea non ha nel proprio DNA l'atteggiamento difensivista e, complice una difesa farraginosa e poco efficace, imbarcava gol con errori marchiani mai visti con la precedente gestione.

Mazzarri, dichiaratosi folgorato dal calcio di Spalletti e studioso dei suoi principi tattici, ha provato a dare la svolta, lavorando in primis sulla testa dei calciatori, sulla loro fame, sulla voglia di continuare a vincere ma anche il tecnico di San Vincenzo - dopo l'avvio vittorioso con l'Atalanta, ha dovuto prendere atto dei problemi irrisolti della squadra.

Adesso crescono le aspettative sul mercato di gennaio, che dovrebbe fornire nuovi innesti indispensabili al Napoli per provare a riprendere quota in campionato e centrare la zona Champions. Le esigenze? Le ha espresse chiaramente anche il patron, Aurelio De Laurentiis: un difensore centrale pronto per la Serie A, un terzino in grado di far rifiatare Di Lorenzo (anche lui in netto calo prestazionale), uno o due centrocampisti (complice l'addio di Elmas).

Che il mercato di riparazione non sia agevole è dato inoppugnabile: i giocatori che stanno facendo bene non vengono ceduti nella sessione invernale di calciomercato e quelli che paiono in odore di addio dalle proprie rispettive compagini hanno una fitta concorrenza. Il Napoli, dal canto suo, si sottrae per DNA alle possibili aste: a Micheli, capo area scouting, l'arduo compito di individuare i rinforzi adeguati, soprattutto in considerazione degli addii che sembrano profilarsi in modo sempre più concreto: Zanoli, Demme e Gaetano su tutti.

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