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Mario Draghi (Photo by Sean Gallup/Getty Images)
Si chiude di nuovo. Per abbassare la curva dei contagi e rendere più facile la campagna di vaccinazione. Da lunedì l'Italia va in rosso e arancione. Non solo. Lockdown a Pasqua e Pasquetta. Ovvero dal 3 al 5 aprile. "Stretta necessaria", come la definisce il premier Mario Draghi, che non riguarda però la Sardegna che continua a restare in zona bianca. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino.
Le disposizioni sono contenute in un decreto legge, molto più consono del DPCM trattandosi di norme che limitano le libertà personali, che il consiglio dei ministri ha adottato ieri mattina non senza qualche discussione, e al quale ha fatto seguito l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha comunicato le nuove colorazioni sulla base dei dati dell'Istituto Superiore di Sanità. A Campania, Molise e Basilicata, già in zona rossa, si affiancheranno da lunedì e sino al 6 aprile: Lazio, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Trentino Alto Adige e Veneto. La zona gialla di fatto non esiste più e in arancione sono Toscana, Umbria, Abruzzo, Sicilia, Valle d'Aosta, Calabria, Puglia, Molise e Liguria.
Abolita nelle zone rosse la possibilità di far visita a parenti e amici anche nel limite di due persone alla volta mentre è possibile nelle zone arancioni, ma solo una volta al giorno e nel weekend di Pasqua. Le scuole, manco a dirlo, continueranno ad essere chiuse e nelle zone rosse lo saranno anche quelle per l'infanzia. Come è già noto, nelle zone rosse gli spostamenti sono possibili solo per valido motivo, con autocertificazione e dalle 5 alle 22. Chiuse le attività commerciali, esclusi i generi alimentari, come anche i barbieri e i servizi alla persona. Bar chiusi e ristoranti solo asporto. Si potrà invece fare una corsetta, ma senza allontanarsi troppo da casa.
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