Nella prima ondata fu risparmiata quasi tutta la città. Nella seconda, riferisce il collega Giuseppe Manzo di Sudreporter, il contagio fu uniforme e portò alla zona rossa con le relative proteste. Oggi è la periferia di Napoli a conosce un picco mai registrato prima: municipalità 6 (zona est Barra, San Giovanni, Ponticelli), 7 (zona nord Miano-Secondigliano), 9 (Pianura-Soccavo) e 8 (Scampia-Piscinola) hanno valori di contagio prossimi o superiori ai 250 casi per 100.000 abitanti.
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Il Covid a Napoli, allarme contagi nelle periferie: la situazione
Nella prima ondata fu risparmiata quasi tutta la città. Nella seconda, riferisce il collega Giuseppe Manzo di Sudreporter, il contagio fu uniforme e portò alla zona rossa con le relative proteste. Oggi è la periferia di Napoli a conosce un...
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Lo dimostra il lavoro coordinato dal prof. Giuseppe Signoriello (Unità di Statistica Medica, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”) da Simona Signoriello e Vittorio Simeon con la collaborazione di Francesca Menna, assessore alle pari opportunità, libertà civili e alla salute al Comune di Napoli.
“Nell’ultima settimana (dal 01/03 al 07/03) nella Città di Napoli si è osservato un ulteriore incremento dei casi COVID-19 rispetto alla settimana precedente con una incidenza settimanale attuale di 229 casi per 100.000 abitanti. Questo aumento è evidente in tutte le classi di età con valori maggiori nella fascia 14-75 anni. Nell’ultima settimana (dal 01/03 al 07/03) sono 5 le municipalità (prevalentemente a maggiore densità abitativa) ad avere valori di contagio prossimi o superiori ai 250 casi per 100.000 abitanti. Il quadro attuale è di estrema attenzione e soprattutto nelle aree a maggiore incidenza occorre porre in atto interventi di controllo del rispetto delle norme attuali di contenimento del contagio”.
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