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(Getty)
L'onda del virus rallenta in Italia ma non fanno altrettanto le percentuali di malati che finiscono in ospedale e in terapia intensiva. A parità di contagiati, contati nella seconda ondata, fanno oggi registrare circa il 50 per cento in più di pazienti ricoverati nelle aree critiche. Motivi che dovrebbero spingere la cabina di regia, che si riunisce oggi al ministero della Salute per il report settimanale, a conservare la zona rossa fino a Pasqua per Lombardia e Campania e anche per il Piemonte che registra ancora un'alta incidenza epidemica. Lazio e Toscana invece vanno verso l'arancione e il Veneto è in bilico. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino.
Calano in Campania sia l'indice di infettività RT sia l'incidenza di positivi per centomila abitanti (scesi entrambi sotto la soglia dei valori critici) con contagi giornalieri che, per il quinto giorno consecutivo sono inferiori ai guariti, Segno che la curva dei nuovi positivi ha raggiunto il picco. La massa di persone attualmente positive, tuttavia, è ancora molto alta, la più critica dello Stivale e seconda solo alla Lombardia. L'RT attuale in Campania si aggira attorno a 0,8 a fronte di quello medio nazionale di 0,9. Nella settimana dal 19 al 25 marzo l'incidenza è scesa a 233 nuovi positivi ogni centomila abitanti mentre nei sette giorni precedenti, dal 15 al 21 marzo, erano 269, e prima ancora, dall'8 al 14 marzo, erano 323 quando è stato raggiunto il valore maggiore della seconda ondata.
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