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rassegna

Corvino su Spalletti: “Chi sbaglia paga, non deve cercare altrove i responsabili”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il responsabile dell'area tecnica del Lecce al Corriere dello Sport ha commentando alcune dichiarazioni del CT in conferenza

Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, commentando le parole di Luciano Spalletti in conferenza che ha parlato di abuso di stranieri nelle giovanili dei club di Serie A.

"Il mio è un grido di dolore. In tutte le trasmissioni mettono in evidenza il risultato della nostra Primavera, gli undici stranieri, come se fossimo il male assoluto, l’origine del fallimento della Nazionale. Ma stiamo scherzando? Io l’untore? Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore e il nostro è un modello che andrebbe seguito.

Spiegarlo alla gente non è semplice, soprattutto oggi.

"Lui (...) ha parlato di mancanza di intensità. Ma l’intensità alla squadra chi la deve dare?  Sei anni fa Conte, che aveva anche gente che giocava al contrario, ci mostrò qualcosa di diverso. A differenza di altri, io non voglio colpevolizzare nessuno, non mi interessa e non porta a nulla di buono. Nel calcio, come nella vita, si sbaglia e chi sbaglia non deve scaricare sugli altri, ma assumersi la paternità dell’errore. E eventualmente, se lo ritiene opportuno, chiedere scusa". 

È evidente che ti riferisci a Spalletti. 

"Che in Germania non ha fatto lo Spalletti per come lo conosciamo e stimiamo. Può succedere, ci mancherebbe. Ha avuto solo nove mesi per entrare in un ruolo nuovo, quello di manager. Non possiamo sapere cosa abbia trovato. Il punto è un altro, troppe le cose che si dimenticano...".