Spiegarlo alla gente non è semplice, soprattutto oggi.
"Lui (...) ha parlato di mancanza di intensità. Ma l’intensità alla squadra chi la deve dare? Sei anni fa Conte, che aveva anche gente che giocava al contrario, ci mostrò qualcosa di diverso. A differenza di altri, io non voglio colpevolizzare nessuno, non mi interessa e non porta a nulla di buono. Nel calcio, come nella vita, si sbaglia e chi sbaglia non deve scaricare sugli altri, ma assumersi la paternità dell’errore. E eventualmente, se lo ritiene opportuno, chiedere scusa".
È evidente che ti riferisci a Spalletti.
"Che in Germania non ha fatto lo Spalletti per come lo conosciamo e stimiamo. Può succedere, ci mancherebbe. Ha avuto solo nove mesi per entrare in un ruolo nuovo, quello di manager. Non possiamo sapere cosa abbia trovato. Il punto è un altro, troppe le cose che si dimenticano...".
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