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rassegna

Corsa Scudetto, le sorti del Napoli passano per i piedi di tre uomini chiave

Leonardo Litterio

La corsa Scudetto del Napoli

Mancano poche giornate al termine della stagione di Serie A e sono diverse le squadre che si contendono la vittoria del titolo finale. Napoli, Inter e Milan si sfideranno sino all'ultima giornata pur di ottenere lo Scudetto cucito sul petto. A fare la differenza saranno gli uomini chiave che dovranno caricarsi squadra e tifosi sulle spalle fino all'ultimo secondo.

Corsa Scudetto, le sorti del Napoli passano per le mani o meglio per i piedi di tre uomini chiave: Insigne, Koulibaly e Anguissa

"La Gazzetta dello Sport" si è dunque focalizzata sui 3 uomini chiave del Napoli che potrebbero portare il tanto ambito Scudetto nella patria azzurra. Di seguito quanto scritto dal quotidiano:

"I tre gol subiti dalla Fiorentina hanno fatto perdere il primato nella graduatoria dei gol subiti. Ora è quella dell’Inter la difesa meno battuta. La cassaforte d’inizio campionato è molto meno blindata. nelle prime dieci giornate il Napoli aveva subito i 3 gol presi dalla Viola in un colpo solo. Scricchiola perfino Kalidou che è da sempre il totem della impermeabilità. Contro le punte veloci di Italiano ha commesso più di una sbavatura. E non è stata la prima volta. Anche nella sconfitta al maradona contro il Milan, pur piazzando un paio di recuperi prodigiosi, aveva sbagliato molto, specie in appoggio. Koulibaly era appena rientrato dalla Coppa d’Africa, nella quale aveva trionfato con il suo Senegal che ha guidato anche nelle qualificazioni mondiali. Le fatiche nazionali possono aver inciso nelle prestazioni. Di sicuro, Spalletti ha bisogno di ritrovare il suo gigante nella forma migliore e, più in generale, di ritrovare la piena affidabilità della difesa. La sensazione è che il Napoli si giocherà qui lo scudetto. Con tutta la qualità che ha dalla cintola in su, un gol lo fa sempre. La sfida sarà subirne uno in meno".

Su Anguissa

"Ma, come abbiamo detto parlando del Milan, difendere non significa «difesa», ma «fase difensiva». Come gli attaccanti rossoneri hanno meriti nei pochi gol subiti di recente da Maignan, così gli altri reparti hanno responsabilità di scarsa protezione nei troppi gol subiti da Ospina. Ecco perché, dovendo scegliere un centrocampista necessario nel finale di stagione, diciamo André Zambo Anguissa. La matematica non è un’opinione. Con Aguissa dal primo minuto: 16 partite, 12 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Senza Anguissa al via: 16 partite, 8 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Accanto alle geometrie necessarie della sorpresa Lobokta, servono la fisicità e l’interdizione del camerunese. Fabian Ruiz e Zielinski possono ruotare al centro del tridente creativo".

Su Insigne

"Diamo per scontata la necessità dei gol di Osimhen e l’importanza che potrà avere Mertens, il miglior bomber azzurro di tutti i tempi, ma l’uomo chiave dell’attacco sarà Lorenzo Insigne, arrivato all’ultimo ballo. Sostituito 20 volte su 23, sfilarsi la fascia è diventata un’abitudine. Il Maradona lo ha fischiato al momento della sostituzione con il Barcellona. Ora non più. Perché Napoli sa che il figlio della città ha nei piedi la magia che serve e spera che la tiri fuori al momento decisivo per un congedo orgoglioso e trionfale prima di raggiungere la casetta in Canada".