Alessandro Vespignani, fisico informatico, ha fatto delle previsioni sul Coronavirus. Attualmente, infatti, è il direttore del "Laboratory for the modeling of biological and Socio-technical Systems", alla Northeastern University di Boston. Da circa un decennio è ritenuto uno dei massimi esperti di "epidemiologia computazionale". Ai microfono de Il Corriere della Sera, ha rilasciato un'intervista sulla situazione d'emergenza in Italia. Di seguito, quindi, alcune delle sue dichiarazioni.
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Coronavirus, Vespignani: “Occorre pazienza, tempi lunghi per ritorno alla normalità”
Alessandro Vespignani, fisico informatico, ha fatto delle previsioni sul Coronavirus. Attualmente, infatti, è il direttore del “Laboratory for the modeling of biological and Socio-technical Systems”, alla Northeastern University di...
LE PAROLE DI VESPIGNANI SULL'EMERGENZA CORONAVIRUS
I numeri, in Italia, in questi giorni sembrano stare subendo una leggera inflessione. Ma, stando alle parole dell'esperto, occorrono pazienza ed attenzione.
"Non dobbiamo seguire i numeri giorno per giorno, ma almeno su base settimanale. Può darsi che il dato sia ancora alto perché ci sono Regioni che stanno facendo più tamponi. È chiaro che occorre pazienza. In ogni caso la curva dell’Italia è in frenata e sta cominciando la discesa, come si vede dai dati che arrivano dagli ospedali, dove si stanno liberando posti. E questa è la cosa importante".
Secondo le sue previsioni, inoltre, i tempi di ritorno alla normalità saranno molto lunghi. Si parla, infatti, di una situazione che si protrarrà oltre giugno e luglio molto probabilmente.
"Dobbiamo cominciare a dire agli italiani una verità scomoda. Mi rendo conto che è difficile farlo con un Paese praticamente in ginocchio, ma non possiamo illuderci di tornare alla completa normalità a giugno o a luglio. Queste sono le settimane in cui l’Italia deve dotarsi di un’infrastruttura di controllo che neanche immaginava fosse necessaria quattro settimane fa. Qui l’esempio è quello della Corea del Sud. Dovremo essere in grado di mantenere le cautele necessarie di distanza sociale, ma soprattutto di tracciare i casi positivi, eseguire i test per isolare le possibili persone infettate. Occorre essere in grado di fare i tamponi porta a porta".
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