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(Getty Images)
Oltre al vaccino della Pfizer, anche quello dell'Irbm è in fase conclusione e dà ampissime garanzie per la lotta contro il coronavirus. Piero Di Lorenzo, presidente e amministrato delegato di Irbm, a Il Mattino ha parlato della sperimentazione in corso tra il polo di ricerca di Pomezia e l'università di Oxford: "Confermo che completeremo la fase 3 entro dicembre. Dopodiché dovranno pronunciarsi le autorità regolatorie, a cominciare da Ema. È questione di settimane. Intendiamoci: le autorità si prendano tutto il tempo necessario per i controlli e le verifiche scientifiche che vanno eseguiti con il massimo rigore. Auspico che vengano abbattuti altri tempi autorizzativi che in questa situazione di grave difficoltà nessuno può permettersi".
Sull'arrivo del vaccino in Italia: "Il ministro Speranza è stato chiaro: le prime dosi, due-tre milioni, saranno a disposizione delle categorie più a rischio e più esposte. Ragionevolmente già a marzo-aprile, l'Italia potrebbe contare su una decina di milioni di dosi per cominciare un'attività di protezione sociale su larga scala. Almeno in questa prima fase critica il costo sarà di 2,80 euro. Si tratta di un costo industriale ma va bene così. Astrazeneca lo ha già approvato."
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