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Coronavirus, Gerry Scotti racconta: “Vedevo persone intubate come nei film di fantascienza, ho sudato freddo”

Sabrina Uccello

Il noto conduttore televisivo, Gerry Scotti, è stato tra i tanti che hanno vissuto sulla propria pelle la paura e il dolore a causa del coronavirus. Risultato positivo alcune settimane fa, ora che sta bene al Corriere della Sera ha condiviso...

Il noto conduttore televisivo, Gerry Scotti, è stato tra i tanti che hanno vissuto sulla propria pelle la paura e il dolore a causa del coronavirus. Risultato positivo alcune settimane fa, ora che sta bene al Corriere della Sera ha condiviso commosso la sua esperienza.

Di seguito alcuni stralci dell'intervista rilasciata:

"Avevo 36 e 2 e pensavo di star bene. Invece positivo. Quando ho sentito quella parola mi è sembrato improvvisamente di essere al di là del Muro di Berlino, non so come altro spiegarlo. In un attimo ho rivissuto i sei mesi di paura, terrore, precauzione, speranza che stiamo vivendo tutti. Perché proprio a me? Sentivo di non sapere nemmeno da dove cominciare a capire da dove fosse partito tutto.

I medici mi dicevano di non spaventarmi: non la mettiamo in terapia intensiva ma in una stanza a fianco perché abbiamo bisogno di monitorarla, per sapere se la sua macchina, il suo corpo, ha bisogno di cure particolari. Ero in una stanzina, di là c’era la sliding door della vita di tantissime persone. Con due altri pazienti ci strizzavamo l’occhio, dai che ce la fai. Ho appurato — stando lì, due notti e un giorno — che quella era l’ultima porta. Se decidevano di aprire quel varco... Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Pregavo per loro invece che pregare per me.

Negazionisti? Bisogna prenderli e lasciarli in quella stanzina un’ora. Non c’è bisogno di 36 ore come è stato per me. Sicuro che cambiano idea."