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(Getty Images)
Antonio Corbo, giornalista, nel suo consueto editoriale per Repubblica si è soffermato sulla rivoluzione in casa Napoli, voluta dal presidente Aurelio De Laurentiis in questa estate e la sfida scudetto contro il Milan.
"Milan e Napoli sanno di giocarsi stasera un pezzo del prossimo scudetto, sono due delle prime tre in classifica. Il Napoli annuncia la sua rivoluzione il 31 luglio dello stesso anno, all’Hotel St.Regis. Un economista che si occupa di shipping, Fabrizio Vettosi, teorizza con un articolo il taglio di 40-70 milioni. Sostiene che solo così può elevarsi la qualità della squadra e si asciuga il bilancio. Non è un’utopia, De Laurentiis lo dimostra. Il Napoli ha più talenti e futuro dopo aver sostituito giganti che sembravano inamovibili come statue nelle piazze: Koulibaly il primo, quindi gli altri. La classifica premia chi osa cambiare. Il Napoli si distingue: unico privato italiano che investe, incassa e punta ora allo scudetto. Agisce come un Fondo in nome e per conto suo. Dopo gli sprechi di gennaio 2020, giocatori pagati caro e ignorati da Gattuso come Rrahmani e Lobotka, il Napoli svolta. Non ascolta chi frena per nociva prudenza. Spende meno ma sceglie meglio. Valorizza le intuizioni di Giuntoli e del suo scouting. Ne deriva un calcio tutto nuovo. Dove conta conoscere i mercati più che i nomi noti, il profitto vale quanto le vittorie, il resto è disciplina e staff. C’è un grande club in avaria: 17 infortuni. Dice qualcosa?".
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