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Corbo: “Pesano le assenze di Rrahmani e Anguissa, vanno rivisti due vizi strutturali”

corbo
L'editoriale di Corbo per La Repubblica

Domenico D'Ausilio

Antonio Corbo, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro il Bologna attraverso il suo consueto editoriale per Repubblica.

Napoli-Bologna, l'editoriale di Corbo

napoli spalletti

"Alla prima curva stretta il Napoli arriva ben preparato. Perché la temeva. Come se la vedesse da tempo. La sentisse. Dopo due mesi di gite veloci, con 11 vittorie su 13 tra Italia ed Europa, con e senza Osimhen, anzi ancora meglio e segnando più gol senza il biondo nigeriano, Spalletti affronta la prima decisione cruciale. Senza neanche lanciare in aria la moneta, testa o croce, Osimhen sì o no, Spalletti rimanda in campo l’attacco delle ultime vittorie. Un po’ lo tradisce la fortuna, perché nel primo tempo va vicinissimo al gol con Mario Rui (palo) e con un errore fanciullesco di Politano, sbaglia un tiro facile come un rigore mobile. Una squadra così ben lanciata in campionato non può proporre la fortuna come pretesto. Ma ricorrere ad una analisi severa sui suoi: della formazione funzionava male Ndombele, chiamato a sostituire Anguissa, assente per noie muscolari, come Rrahmani, altra assenza rilevante sui due gol del Bologna".

"Vanno rivisti al microscopio i due vizi strutturali. Il primo gol dell’olandesino di colore Zirkzee che conclude un’azione avviata dall’argentino Nico Dominguez che Ndombele da alcuni minuti rinuncia a marcare, minuti che vedono un vivacissimo Dominguez padrone ispirato del centrocampo. La seconda rete del Bologna mette sotto accusa Meret ingannato da un falso rimbalzo, il tiro da lontano del ghanese Musa Barrow gli passa tra i guanti, ma c’è il concorso di colpa di una difesa che rientra male e tardi nelle posizioni. Quanto mancherà al Napoli Rrahmani, il cui rientro sembra molto distante?".

"La decima vittoria conferma una tesi. Il Napoli si annulla quando trova squadre chiuse come il Bologna nei primi 36 minuti. È cinico, essenziale e colpisce duro, riparte in profondità, inutile giocherellare con triangoli stretti con gli avversari assiepati. Non gli giova copiare il bel Napoli dei 91 punti, adorabile secondo dietro una Juve ormai crepuscolare".

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