Antonio Corbo, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli di Spalletti contro i Rangers attraverso il suo consueto editoriale per Repubblica.
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Corbo: “Dall’Europa all’Italia, la 12a vittoria consecutiva restituisce due Napoli”
Corbo sulla rivoluzione del Napoli di Spalletti
"Dall’Europa all’Italia, la dodicesima vittoria consecutiva restituisce due Napoli. La squadra si sdoppia in due immagini. Un giocatore fa la differenza. È Osimhen. Quando manca, i compagni sono liberi di non cercare solo lui, si svincolano dal suo monopolio di unico terminale del gioco, si muovono in allegria spensierata con triangoli stretti e tagli rapidi alle spalle dei difensori avversari. È sinfonico il fascino del collettivo. La partita di Roma invece certifica la potenza risolutiva dell’altro Napoli, quello che spacca anche la difesa granitica della Roma con la violenza bizzarra di Osimhen. Spalletti lascia in panchina sdraiati e pensosi due attaccanti che sarebbero nelle attuali condizioni titolari in quasi tutte le squadre europea. Fuori Osimhen e Kvaratskhelia, sembra incredibile, il Napoli si esalta e diverte in una rappresentazione magistrale di tecnica e sinergia, di puntualità istintiva, di fluidità progressiva. Avanza sul campo come se leggesse segnali criptati sull’erba. Due stili di gioco, due formule, due assetti tattici danno al Napoli un vantaggio su tutti, al momento. La forza tranquilla e consapevole delle sue risorse, la varietà delle soluzioni offensive. Ma caricano Spalletti di un ulteriore impegno: deve scegliere sempre la formazione migliore mettendo insieme i due Napoli, selezionando e incrociando risorse che in Serie A nessuno sembra avere. Sabato tocca a Spalletti risolvere il suo adorabile dilemma. Probabile e saggio che ritenti l’innesto di Osimhen e Kvaratskhelia. In una Italia che non va ai Mondiali, c’è una italiana con il lusso di lasciar fuori all’inizio Raspadori e Simeone. È l’incasso di una coraggiosa rivoluzione".
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