1) Il manager. Più che Conte, è Manna ad avere il ruolo più delicato.
Da vice di Giuntoli nella Juve deve dimostrare di superarlo ora nel Napoli. D’intesa con Conte deve mettere sul mercato Osimhen, impossibile non cederlo. Costa 10 milioni l’anno, cifra che crea gelosie se resta e malumori nel giocatore, certo di essere in volo verso le stelle del calcio. Deve cercare un sostituto, ma anche piazzare gli scontenti. Compreso Politano senza ruolo nel 3-5-2. Una fatica immane. Ce la farà? Il presidente gli sarà vicino, Chiavelli ancora di più. Lo stima. L’ha voluto lui.
2) L’uomo nuovo. Oriali può aiutare Manna nel creare un clima all’interno della squadra tentando di fermare Di Lorenzo, Mario Rui e chi chiede di andar via. Non è facile sostituire il capitano, già finito nell’agenda Juve.
3) L’acquisto più complicato. È Lukaku, richiesto da Conte per sostituire Osimhen in lista di sbarco. Un fedelissimo di Conte nell’Inter può essere un innesto valido nel 3-5-2. Ma ha 31 anni dal 13 maggio, il suo arrivo sarebbe in deroga allo stile del Napoli che vanta talenti di avvenire, da Cavani a Lavezzi, Hamsik, Jorginho, Meret, Rrhamani, Osimhen e Kvaratskhelia. Cedere il 26enne Osimhen (25 partite, 15 gol) per il più anziano Lukaku (32 partite, 13 gol) con un ingaggio elevato merita una riflessione oltre che una trattativa. Il club londinese deve concorrere. Ma si fa pagare anche la cessione, soldi senza ritorno.
4) I rinforzi. Due dei tre centrali, con Di Lorenzo a destra e un omologo a sinistra. O tutt’e due gli esterni.
5) Almeno un centrocampista per integrare il pool Anguissa, Lobotka, Cajuste, Folorunsho. Erede di Osimhen e con Kvara che fa da sottopunta.
6) Ma Manna sblocca tutto il mercato in uscita?
7) Alla esibita cordialità di oggi devono seguire coesione e buonsenso ai vertici".
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