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rassegna

La sciagurata serata di Roma lancia un messaggio a Conte e alla società: l’analisi

Sara Ghezzi
La squadra B non ha dato le risposte sperate

L'eliminazione dalla Coppa Italia arrivata ieri sera per mano della Lazio lancia un messaggio. La squadra B non si è dimostrata all'altezza dei titolari ad eccetto di due giocatori come come sottolinea l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.

La sciagurata serata di Roma ha mandato un messaggio a Conte e società: l'analisi

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"Tolti David Neres e Giovanni Simeone sanno ora tutti che quando Antonio Conte parla di rosa così così, ha ragione. La partita con la Lazio ha dimostrato la sua tesi in lungo e in largo, ad eccezione del dribblomaniaco Neres e dell'opportunista sempre con la Lazio Simeone. Per il resto la partita è riassumibile così: i Noslin che aiuta a crescere. Da questa brutta partita del Napoli2, B, chiamatelo come volete, c'è un solo vantaggio, la partita del campionato, perché in generale questa è la Lazio e quindi la sconfitta può servire per capire cosa fare e cosa no, rigiocandola. Un grande regalo, l'unico. Poi c'è stato un martirio interminabile reso solo meno pesante dal rigore parato a Zaccagni da Caprile. Invece, gli unici due che trovano spazio nel Napoli titolare, Neres e Simeone hanno giocato una buona partita. Il brasiliano e l'argentino hanno fatto la loro parte. Il primo da vice Kvaratskhelia ha mostrato di avere il solito, imprendibile, dribbling, e il secondo da vice Lukaku ha sfoderato il fiuto per il gol, spingendo in tackle il pallone in porta, facendosi trovare pronto sulla respinta corta del portiere laziale Christos Mandas su tiro proprio di Neres. Anche in un'altra occasione nel primo tempo Gilmour ha allargato sulla sinistra per Neres, che ha servito indietro in area per Simeone che si è girato sicuro di trovare l'angolo e invece ha trovato la gamba destra di Mandas. Poi i due sudamericani hanno continuato a punzecchiare la difesa laziale, ma con meno audacia e sempre meno forza. Simeone si è arreso prima di Neres, ma la modestia del resto della squadra, il centrocampo slacciato ei pochi palloni arrivati ​​sulle fasce non hanno aiutato a tenerli in tensione. Insomma, un Napoli piccolo, brutto e mai cattivo se non con i due sudamericani. È sono loro due la nota positiva, Conte sa che eduardianamente almeno altri due bravi li ha. Ora ci sono le prove. Adesso il Napoli non ha che il campionato, e questa lezione di Coppa Italia. Simeone ha dimostrato di avere capacità di movimento, senso della posizione e di sentire i palloni che poi vanno spinti in porta; e Neres ha rifatto tutto il catalogo: dribbling, strappi, capacità non solo di saltare l'uomo, ma di un felice piede anche in appoggio oltre che per tirare in porta. Ha generato il gol di Simeone e gli ha servito l'assist perfetto per il secondo gol. Tenendo conto di quello che aveva intorno ha fatto il massimo e poi ha anche tentato di andare oltre. Esclusi Neres e Simeone gli altri sono apparsi lontanissimi dalla mentalità contiana. Era l'occasione per arrivare in mostra, per provare a stupire, ma nessuno l'ha fatto, facendo misurare la distanza tra il titolare del Napoli e l'altro. In assenza anche di competizione con i titolari, un dato che stupisce. Conte ha anche aspettato moltissimo per i cambi, e la scelta è apparsa come una prova supplettiva per riuscire a vedere una reazione, una invenzione, una azione. Niente,tolti Neres e Simeone. La partita ha mostrato le virtù ei difetti di tutti, poi una serata storta può capitare, ma tanti palloni persi, zero concentrazione e diversi movimenti sbagliati: dicono altro. Si è visto buon calcio solo dai piedi di Neres e per i piedi o la testa di Simeone. Un po' poco, per una squadra prima in classifica, seppure nella sua versione di Coppa. Non c'era compattezza e nemmeno vocazione al sacrificio. La differenza tra questo Napoli di Coppa e quello di campionato è così seria ed evidente che allarma a metà, perché sono due mondi lontani. Con il vantaggio che Neres e Simeone hanno salvato l'anima e fatto il pieno di fiducia".