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Conte vara il 4-2-3-1, due dati statistici negativi ma l’obiettivo è centrato: l’analisi

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
L'analisi de il Mattino

Con il 4-2-3-1 varato da Conte contro la Juventus, sono emersi due dati statistici in netta controtendenza rispetto al passato eppure il Napoli è rimasto granitico, portando a casa un punto importante. Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"L'altro rovescio della medaglia? Con il 4-2-3-1, la palla viene lasciata agli avversari e la conseguenza è un possesso ai minimi storici (appena il 35 per cento come nella finale di Supercoppa con l'Inter a Riad). Ma che importa? Basti pensare che l'8 dicembre scorso, il Napoli di Mazzarri conquistò il 66 per cento di possesso all'Allianz ma alla fine la Juventus vinse per 1-0 (col gol di Gatti). Insomma, la mutazione è arrivata: attesa, forse anticipata di una partita. Ma Conte ha varato un altro Napoli. Con gli attacchi, forse, troppo prevedibili e con Lukaku che è rimasto a secco di rifornimenti: era importante il risultato, e quello si è ottenuto".