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rassegna

Conte a Torino per sfatare un tabù: la possibile accoglienza dei suoi ex tifosi

Sara Ghezzi
Il tecnico azzurro torna nel luogo dove ha vissuto momenti importanti

Antonio Conte sabato prossimo sarà Torino a sfidare il suo passato. Per lui non è la prima volta da avversario, ma ora siede sulla panchina da sempre nemica ai colori bianconeri. In terra piemontese, come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno, il tecnico vorrà a sfatare un tabù. Inoltre, già immagina l'accoglienza a lui riservata. A seguire un estratto dell'articolo.

Conte a Torino per sfatare un tabù: la possibile accoglienza dei suoi ex tifosi

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"Antonio Conte non ha mai battuto la Juventus da allenatore. I primi due precedenti risalgono alle prime esperienze da tecnico, quando il suo legame con i colori bianconeri riguardava solo la sua avventura da giocatore. Con l’Arezzo perse 5-1 in serie B in casa, con l’Atalanta 5-2 in A. Nell’avventura all’Arezzo c’è anche un’altra storia con il dente avvelenato perché la squadra di Conte a fine stagione retrocede in virtù della sconfitta interna della Juventus contro lo Spezia all’ultima giornata.

La prima volta da avversario a Torino risale al 7 marzo 2020, una partita che è passata alla storia perché di fatto chiude il calcio per diversi mesi a causa dell’emergenza Covid. In estate si ricominciò e la Juventus vinse con Sarri in panchina l’ultimo scudetto, quello che chiude i nove anni di dominio continuo e indisturbato. Nella stagione successiva l’Inter affronta allo Stadium la Juventus in due occasioni, prima per la semifinale di ritorno di Coppa Italia finita 0-0 con la qualificazione ottenuta dalla squadra di Allegri, e poi per la sfida di campionato. È la penultima giornata, l’Inter di Conte è già campione d’Italia, la Juventus vince 3-2 un’altra sfida dalle polemiche infinite per un rigore inesistente assegnato ai bianconeri, come ha ammesso qualche anno dopo anche l’arbitro Calvarese.

A febbraio in Coppa Italia Conte fu protagonista dello scontro con Agnelli, tra insulti, il dito medio e gli scontri dialettici che riaccesero la ferita di luglio 2014, quando l’allenatore salentino si dimise in piena estate in polemica con le idee della dirigenza riguardo al calciomercato. A quei tempi a causa della pandemia le partite si disputavano a porte chiuse, Conte non ha ancora vissuto l’impatto emotivo dell’accoglienza dei suoi vecchi tifosi da avversario, eccetto qualche insulto subito al momento della partenza del pullman dall’albergo allo stadio quando ha affrontato la Juventus da allenatore dell’Inter. Il 31 marzo 2015 Conte si presentò a Torino da ct dell’Italia per una partita contro l’Inghilterra, il pubblico gli riservò indifferenza. Stavolta non ci sarà Andrea Agnelli, travolto dalla questione plusvalenze ma il mondo Juventus ha ritrovato anche il rapporto con il tifo organizzato. Sarà interessante capire cosa riserverà il pubblico bianconero ad una sua bandiera per quanto fatto da calciatore e da allenatore. È probabile che ci saranno copiosi fischi ma Conte è preparato a questo scenario".