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Serie A senza dominio, Napoli di Conte tra alti e bassi: la fortuna aiuta chi vince

Serie A senza dominio, Napoli di Conte tra alti e bassi: la fortuna aiuta chi vince - immagine 1
Il Corriere Della Sera si è soffermato sugli azzurri
Francesco Giovinazzo

La stagione calcistica scorsa ha lasciato il segno nel Napoli, che ha vissuto un’annata disastrosa caratterizzata da delusioni e difficoltà. Tuttavia, i partenopei hanno dimostrato una resilienza notevole e una capacità di ripresa straordinaria, mettendo alle spalle quella fase nera e risorgendo con nuova forza e determinazione. Questo grazie anche alla mentalità vincente di Conte, che ha saputo reagire prontamente alla sconfitta di Verona. Il tutto senza dimenticare anche il fattore fortuna. Proprio su questo si è soffermato l'edizione odierna del Corriere Della Sera. A seguire un estratto dell'articolo:

Serie A altalenante, Napoli di Conte tra alti e bassi: la fortuna aiuta chi vince

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"Arrigo Sacchi diceva sempre che il suo Milan doveva vincere e convincere. In tempi di vacche magre perché l'odierna serie A è di un livello assai inferiore a quello in cui operava il Profeta di Fusignano - ci si accontenta di vincere. Al convincere, semmai, ci si penserà in un secondo momento. Forse. È un campionato senza padrone che, dopo 4 giornate, ha espresso alcuni trend che potrebbero durare a lungo. In sintesi: 1) il mercato aperto fino a settembre è una porta piena di spifferi; 2) la nuova formula delle Coppe europee avvantaggia ancora di più chi può giocare una sola partita a settimana; 3) il peso delle Nazionali penalizza il lavoro degli allenatori delle squadre più quotate. Mescolare questi fattori e la classifica porta a una sintesi del calcio moderno dove la quantità divora spesso la qualità. Napoli 9 punti. È il simbolo del campionato schizofrenico, visto che è stata la grandissima delusione della prima giornata con la sconfitta 0-3 a Verona. Conte, dopo aver chiesto scusa ai tifosi, è stato bravo a trasformare la disfatta nel discorso motivazionale che fa sempre alle sue squadre. Assorbito in qualche modo il lungo addio a Osimhen, l'allenatore ha avuto Lukaku, il totem della sua Inter vincente, e sono arrivate cosi tre vittorie di fila. Contro il Parma è servita anche tanta fortuna ma non si ricorda di squadre sfortunate che abbiano vinto i campionati".